
Investendo nel settore in tre anni sarà possibile ottenere “60 Gw di rinnovabili, 80mila nuvi posti di lavoro, un risparmio di 15 miliardi di metri cubi di gas ogni anno”
Il rincaro delle materie prime energetiche non è che un incentivo ulteriore, oltre alla crisi climatica, per investire massivamente nelle energie rinnovabili. Lo conferma ancora una volta il Wwf che ha diffuso il rapporto Rinnovabili, energie per la pace in occasione della 14esima edizione della Earth Hour, la mobilitazione globale che prevede per oggi lo spegnimento delle luci per un’ora, dalle 20.30 alle 21.30.
Nel rapporto si legge come investimenti nel settore del rinnovabile rappresenti l’unica “escape room” dalle guerre e dalla crisi.
«Nei prossimi tre anni – si legge nel report – possiamo avere 60 Gw di rinnovabili, 80mila nuovi posti di lavoro, un risparmio di 15 miliardi di metri cubi di gas ogni anno», pari al 20% delle attuali importazioni.
Il rifornimento di gas, petrolio e carbone invece, oltre ad essere strettamente connesso con i conflitti internazionali, spesso alimentando le tensioni, hanno un costo molto più salato, pari a oltre 60 dollari a MWh per il carbone e 130 per il nucleare, a fronte di meno di 40 per il fotovoltaico ad esempio.
«La posta in gioco è altissima e non possiamo perdere tempo in scelte che amplificheranno le crisi economiche e sociali nel futuro» conclude il Wwf.
di: Marianna MANCINI
FOTO: PIXABAY
Potrebbe interessarti anche: