
Esplosioni nella regione di Leopoli, Mykolaiv è stata bombardata e le vittime accertate sono 12, mentre i feriti 41
1.480 le vittime accertate che le Nazioni Unite hanno documentato in Ucraina dall’inizio dell’invasione del 24 febbraio. I feriti civili sono invece 2.195. Lo ha riferito Rosemary DiCarlo al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, citando i dati dell’Alto commissariato Onu per i Diritti umani (Ohchr). Tuttavia, l’Ohchr ritiene che le cifre siano in realtà molto più alte a causa del numero di vittime e feriti non documentati ufficialmente.
Vasily Nebenzya, ambasciatore russo all’Onu, ha deciso di rivolgersi direttamente al presidente ucraino Zelensky affermando che le accuse sono “infondate e non confermate da testimoni oculari“. Ha poi voluto sottolineare che la Russia ha contribuito a creare i corridoi umanitari a Mariupol e ha evacuato cittadini ucraini in Russia: “lo hanno chiesto volontariamente, senza coercizione o rapimento, come insinuano i colleghi occidentali“, ha dichiarato.
Liz Truss, ministra degli Esteri del governo dell’UK ha dichiarato quanto sia stato importante l’intervento del premier ucraino Volodymyr Zelensky in collegamento all’Onu sulle atrocità attribuite alle forze russe in Ucraina. Truss ha voluto sottolineare la possibilità del Regno Unito del diritto di “usare la sua presidenza di turno” del Consiglio di Sicurezza per “chiamare la Russia a rispondere” delle accuse. «Noi – ha dichiarato la Ministra – non avremo pace fino a quando i colpevoli non saranno portati dinanzi alla giustizia». La Ministra ha anche aggiunto che la Gran Bretagna ha congelato 350 miliardi di dollari delle riserve in valuta estera russe. «Finora, le nostre sanzioni hanno avuto un effetto raggelante su coloro che alimentano e finanziano la macchina da guerra di Putin – ha dichiarato Truss. – Questa settimana annunceremo che abbiamo congelato oltre 350 miliardi di dollari del forziere di Putin». Secondo la Ministra si tratta di “più del 60% dei 604 miliardi di dollari in valuta estera del regime” e che “le riserve non disponibili e le nostre sanzioni coordinate stanno spingendo l’economia russa indietro all’era sovietica. Ma possiamo e dobbiamo fare di più“. La Ministra ha anche annunciato l’intenzione di chiedere alla Nato e ai partner del G7 di imporre nuove sanzioni, colpire le industrie che finanziano Putin e concordare un chiaro calendario per eliminare le importazioni russe di petrolio, carbone e gas.
Ha parlato al Consiglio di sicurezza dell’Onu anche l’inviato della Cina, Zhang Jun, che non ha condannato la Russia per la strage a Bucha, preferendo chiedere approfondimenti. Zhang ha dichiarato: «le immagini dalla cittadina ucraina sono inquietanti, ma i fatti devono essere stabiliti da un’indagine indipendente. Le questioni umanitarie non devono essere strumentalizzate».
Dopo la strage di Bucha, l’Unione Europea intende inasprire le misure contro la Russia. Si starebbe ultimando un pacchetto che dovrebbe comprendere nuovi divieti su importazioni ed esportazioni di beni, ma potrebbe esserci anche la possibilità di imporre dazi per petrolio e carbone e anche di un embargo energetico.
Il dipartimento di Stato americano ha annunciato che gli Usa hanno sanzionato Hydra, la più grande piattaforma al mondo del dark web in lingua russa, e la valuta virtuale di scambio Garantex. Per il dipartimento si tratta di una misura che segue un’operazione della polizia tedesca contro la stessa piattaforma. “L’azione di oggi blocca l’infrastruttura per i cyber attacchi con riscatto, nonché gli attori e gli obiettivi dell’abuso della valuta virtuale per riciclare i pagamenti” ha dichiarato il dipartimento.
Secondo quanto trapelato dal Wall Street Journal, l’Unione Europea avrebbe proposto di sanzionare le due figlie di Vladimir Putin. I pacchetti di sanzioni, però, devono ancora essere approvati dagli Stati membri.
di: Flavia DELL’ERTOLE
FOTO: ANSA/TWITTER ROB LEE / MARIUPOLNOW
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