Chiedono riduzione Iva al 5%, come per usi civili e industriali
Il comparto del metano per autotrazione chiede un sostegno alle istituzioni contro l’impennata del prezzo del gas naturale e lancia un ultimatum: se nel prossimo provvedimento “dovessero essere nuovamente ignorate le istanze presentate, il settore andrà in sciopero il 4, 5, 6 maggio 2022”, chiudendo gli impianti per tre giorni. E’ quanto annunciano Assogasmetano, Assopetroli-Assoenergia e Federmetano nel corso della conferenza stampa che hanno organizzato all’Hotel Nazionale a Roma.
Le associazioni chiedono prima di tutto una riduzione dell’Iva dal 22% al 5%, già accordata per gli usi civili e industriali, cui si deve aggiungere l’estensione del credito d’imposta per gli autotrasportatori anche al Cng.
«La situazione è ormai insostenibile per operatori del settore e utenti – ha detto Dante Natali, presidente di Federmetano durante la conferenza stampa. – La sequenza di decreti messi in campo per fronteggiare l’aumento dei prezzi dell’energia finora ci ha visti esclusi, sebbene da ottobre stiamo ribadendo alle Istituzioni l’eccezionale difficoltà nella quale ci troviamo a operare. Oggi il gas naturale è l’unico tra i carburanti utilizzati nel Paese a non ricevere alcuna forma di tutela e salvaguardia. Eppure proprio il metano è il solo a vantare una sostituzione della componente fossile con una di origine bio in una percentuale già oggi significativa. Sostituzione che in pochi anni potrebbe essere totale, rispondendo anche alla necessità di limitare la nostra eccessiva dipendenza energetica dall’estero. Confidiamo nell’intervento del Governo, al fine di evitare il fallimento economico di un settore e quello ecologico del Paese».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI
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