
Dall’inizio del conflitto sono morti 177 bambini e oltre 336 sono rimasti feriti
Il 46esimo giorno di guerra in Ucraina si apre con un’importante notizia. La Nato, in una fase di “trasformazione fondamentale“, ha aperto una discussione interna sulla propria strategia difensiva. Anche per questo motivo la Nato ha annunciato di star lavorando a piani per schierare una presenza militare permanente ai confini dell’Alleanza.
Lo ha dichiarato ieri sera il segretario generale Jens Stoltenberg che, evidenziando le “conseguenze a lungo termine” del conflitto, ha chiesto ai comandanti militari di fornire opzioni “per un adattamento a lungo termine della Nato“, in modo da affrontare una “nuova normalità per la sicurezza europea“.
Un nuovo monito per l’Occidente arriva anche dal presidente ucraino Zelensky, secondo cui l’invasione russa “è una catastrofe che colpirà tutti inevitabilmente” e sarebbe diretta non soltanto all’Ucraina ma all’Europa intera. «Siamo pronti a lottare e nello stesso tempo cercare strade diplomatiche per mettere fine a questa guerra» ha ribadito il presidente.
Intanto sono già 177 i bambini che hanno perso la vita nella guerra in Ucraina, mentre oltre 336 sarebbero rimasti feriti.
I corridoi umanitari aperti ieri hanno consentito di evacuare 4.532 persone; in particolare hanno raggiunto Zaporizhzhia da Mariupol e Berdiansk 3.425 persone e sono stati evacuati anche gli autobus che fino a ieri erano bloccati a Melitopol con 589 residenti a bordo.
Per facilitare l’evacuazione dei civili, il governatore della Regione orientale di Luhansk ha messo a disposizione della popolazione locale 9 treni, diretti soprattutto verso ovest.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/EPA/OLEG PETRASYUK
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