
I Giochi invernali porteranno anche a un rialzo dei valori immobiliari, a partire dalle zone di Santa Giulia e di Porta Romana
Non è presto per pensare all’impatto economico che avranno le Olimpiadi Invernali 2026 ospitate fra Milano e Cortina. In particolare, mantiene gli occhi puntati sui Giochi il settore immobiliare, che stima un indotto di 19 miliardi di euro di valore aggiunto, il 40% in più rispetto alle stime per il medesimo periodo al netto delle Olimpiadi.
È quando emerge dal rapporto Olympic Games 2026: Milano e Cortina sul podio immobiliare. Secondo l’analisi da qui al 2026 le trasformazioni urbane e edilizie che interesseranno Milano consentiranno di sviluppare una superficie complessiva di circa 1,1 milioni di metri quadrati, contro i 680mila stimati in assenza della manifestazione sportiva.
Questo innescherà una serie di reazioni a catena, a partire dalle ricadute economiche immobiliari che supereranno i 5,5 miliardi di euro. Le nuove superfici saranno equamente distribuite fra comparto residenziale (49%) e direzionale/commerciale (49%). Il restante 2% sarà occupato dal settore produttivo/logistico.
Oltre alla realizzazione di nuove superfici, le Olimpiadi attrarranno investimenti di capitali nel capoluogo lombardo stimati in oltre cinque miliardi di euro spalmati nei quattro anni che ci separano dalle Olimpiadi (due miliardi in più rispetto allo scenario senza Giochi). Fra il 2026 e il 2030 quest’onda raccoglierà ancora 8 miliardi; la curva si riabbasserà dopo il 2030, quando sono stimati comunque oltre quattro miliardi di investimenti.
Questo porterà anche a un rialzo dei valori immobiliari (+11% nel 2026 e +23% nel 2030); la dinamicità sarà maggiore nei quartieri di Santa Giulia e di Porta Romana, in cui è prevista una vera e propria accelerazione.
Proprio Santa Giulia ospita infatti la sede del PalaItalia; qui si stima che la crescita dei valori possa essere pari al 12% nel 2026 e di quasi il 25% nel 2030; a Porta Romana, dove sorge il villaggio olimpico, la crescita dei valori immobiliari sarà pari all’11,7% nel 2026 e al 23,4% nel 2030.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/DANIEL DAL ZENNARO
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