Braccio di ferro a Kiev, Mosca: “guerra finirà quando sparirà minaccia Nato”
Sono passati 57 giorni dall’inizio del conflitto in Ucraina e Mosca si avvicina a quello che ha indicato come uno degli obiettivi, la zona orientale del Paese. Il ministero della Difesa britannico ha reso noto lo spostamento delle forze russe verso le aree di posizionamento nel Donbass, verso Kramatorsk, sottoposta costantemente ad attacchi missilistici.
L’alto funzionario del ministero degli Esteri russo Polishchuk ha dichiarato che la guerra finirà solo quando “la Nato smetterà di utilizzare il territorio ucraino per minacciare Mosca”: «l’operazione militare speciale terminerà quando i suoi compiti saranno assolti. Tra questi ci sono la protezione della popolazione pacifica del Donbass, la smilitarizzazione e la denazificazione dell’Ucraina, nonché l’eliminazione delle minacce alla Russia provenienti dal territorio ucraino a causa della sua presa da parte di paesi Nato».
A Severodonetsk nel Lugansk i russi hanno distrutto tutti i magazzini alimentari e ora secondo il governatore la città è senza cibo. L’area controllata da Mosca è aumentata dopo la cattura della città di Kreminna il 18 aprile e ora i russi controllano l’80% del territorio.
Dall’altra parte della palizzata il presidente ucraino Zelensky ha dichiarato che i partner stanno “iniziando a capire” cosa occorre a Kiev: «sono lieto di dire, con cauto ottimi iniziati, che i nostri partner hanno iniziato a capire meglio le nostre esigenze. A capire di cosa abbiamo esattamente bisogno. E di quando esattamente ne abbiamo bisogno: non tra settimane o tra un mese, ma molto immediatamente , in questo momento, mentre la Russia sta cercando di intensificare i suoi attacchi».
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA/EPA/OLEG PETRASYUK