
Incertezza anche sulla traiettoria del debito pubblico e sul risanamento dei conti
Le prospettive economiche dell’Italia per il 2022 sono peggiorate in modo significativo, principalmente a causa delle ricadute dell’invasione russa dell’Ucraina. Lo rileva Fitch Ratings che sottolinea come la crescita più forte del previsto nel 2021 ha migliorato la posizione iniziale e questo ha evitato, finora, che risultasse intaccata la dinamica sui conti pubblici. Tuttavia la guerra ha aumentato l’incertezza sulla traiettoria del debito pubblico italiano nel medio termine.
Il governo pronostica una graduale riduzione del deficit fino al 2,8% del Pil nel 2025. Fitch prevede che il disavanzo si attesti al 5,5% del Pil nel 2022 e al 4,5% il prossimo anno. «Ma riteniamo – aggiunge – che diventerà più difficile resistere alle richieste di spesa all’avvicinarsi delle elezioni generali nella prima metà del 2023.Le pressioni per aumentare i sussidi sull’energia e rinnovare alcune misure di sostegno cresceranno, mentre la spesa indifesa inizierà ad aumentare gradualmente per allinearsi agli impegni del governo di portare al 2% del Pil per il 2028».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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