
Aumentano donne e under 40 tra i morti su lavoro. La maggior parte delle denunce arriva dal Sud
Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail tra gennaio e marzo sono state 194.106 con un aumento del 50,9% rispetto allo stesso periodo del 2021. Lo rileva l’Istituto in occasione della Giornata mondiale per la salute e sicurezza sul lavoro, spiegando però che si tratta di dati provvisori che richiedono “cautele”.
In questo contesto sono in aumento le denunce dei lavoratori italiani (da 158 a 163), in calo quelle dei comunitari (da 9 a 8) e in parità quelle degli extracomunitari (18 in entrambi i periodi).
Le denunce di incidenti con esito mortale nel primo trimestre sono state 189 (+2,2%). Aumentano le donne tra i morti sul lavoro, i cui casi denunciati sono passati da 14 del 2021 a 24 nel 2022, mentre la componente maschile scende da 171 a 165. Dall’analisi per classi di età, da segnalare gli aumenti dei decessi tra gli under 40 (da 34 a 49 casi) e tra i 45-49enni (da 22 a 24), in calo quelli tra i 40-44enni (da 17 a 16).
L’analisi territoriale evidenzia un incremento delle denunce di infortunio in tutte le aree del Paese: più consistente nel Sud (+64,3%), seguito da Nord-Ovest (+63,4%), Isole (+60,7%), Centro (+51,3%) e Nord-Est (+31,8%). Tra le Regioni con i maggiori aumenti percentuali si segnalano principalmente la Campania (+116,2%), la Liguria (+85,3%) e il Lazio (+73,8%).
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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