
Il presidente ucraino e il premier britannico hanno parlato della situazione nella città assediata di Mariupol
Continua la guerra in Ucraina. Nuovo colloquio telefonico tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il premier britannico Boris Johnson incentrato sulla “situazione sul campo e nella città assediata di Mariupol”. Lo ha reso noto su Twitter lo stesso Zelensky, che ha aggiunto: «abbiamo discusso del sostegno difensivo per l’Ucraina e dei necessari sforzi diplomatici per raggiungere la pace».
La vice premier ucraina Iryna Vereshchuk ha annunciato un nuovo scambio di prigionieri con la Russia. Vereshchuk ha scritto sui social che “14 ucraini, 7 militari e 7 civili, tra cui una donna incinta, stanno tornando a casa”.
Kiev auspica che “la Cina diventi uno dei garanti della sicurezza dell’Ucraina“. Lo dichiara il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba in un’intervista all’agenzia di stampa cinese Xinhua. «Se la Russia non viene fermata adesso, porterà a nuove crisi domani» ha detto il ministro, che ha sottolineato come l’Ucraina stia “esercitando il proprio diritto all’autodifesa”.
«Questa guerra non è in linea con gli interessi della Cina. La crisi alimentare globale e i problemi economici rappresenteranno una seria minaccia per l’economia cinese, la Russia sta mettendo a rischio l’iniziativa Belt and Road dei leader cinesi» ha affermato Kuleba, che chiede alla Cina di “fare appello al cessate il fuoco della Russia, fermare l’aggressione, e rispettare l’integrità territoriale dei Paesi vicini”.
di: Francesca LASI
FOTO: ANSA/EPA/ROBERT GHEMENT
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