
Secondo la procuratrice generale ucraina Iryna Venediktova sarebbe stato identificato uno dei “macellai di Bucha”: si tratterebbe di Sergey Kolotsey
Continua la guerra in Ucraina. Tre persone sono morte e altre 8 sono rimaste ferite nei bombardamenti d’artiglieria russi sulla regione di Kharkiv. Lo ha riferito su Telegram il governatore della regione, Oleg Syniehubov. I bombardamenti hanno colpito il distretto di Saltivka e la fabbrica di trattori del capoluogo, gli insediamenti di Bohoduhiv, Zolochiv, Male Danylivka e Chuhuiv.
La procuratrice generale ucraina Iryna Venediktova ha dichiarato che le autorità locali hanno identificato il primo sospettato del massacro di civili a Bucha.
Si tratterebbe di Sergey Kolotsey, comandante di un’unità della Guardia nazionale russa. Lo riporta il Kyiv Independent, che cita un post della procuratrice su Facebook. Secondo la polizia e i pubblici ministeri di Bucha, Kolotsey avrebbe ucciso quattro uomini disarmati il 18 marzo e torturato un altro civile il 29 marzo.
Il presidente del Consiglio Mario Draghi, durante la conferenza stampa in seguito all’approvazione del Dl Aiuti, in merito all’intervista di ieri del ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov a Zona Bianca ha dichiarato: «È veramente oscena quella parte [le dichiarazioni in merito alle presunte origini ebraiche di Hitler, Ndr]. In realtà è stato un comizio. La domanda è accettare se invitare una persona per un’intervista senza contradditorio. Non è granché professionalmente, fa venire strane idee. Noi cerchiamo la pace. Nell’ultima telefonata avuta con Putin ho iniziato dicendo “La chiamo perché voglio la pace”. La nostra appartenenza all’Alleanza Atlantica è scontata. Nessuno di noi vuole una guerra, questo dirò al presidente Biden. Nessuno vuole abbandonare l’Ucraina: se non riesce a difendersi non avremo la pace, ma la sottomissione, la schiavitù di un Paese democratico».
di: Francesca LASI
FOTO: ANSA/EPA/MARIA SENOVILLA
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