
La multinazionale petrolifera britannica Shell registra il dato più alto dal 2008 e annuncia un piano di incremento del dividendo del 4%
Nel bel mezzo di una spirale al rincaro delle materie prime, Shell registra il suo profitto trimestrale più alto dal 2008. La compagnia petrolifera britannica ha registrato un utile di 9,1 miliardi di dollari, pienamente in linea con le aspettative degli analisti.
Nello stesso periodo del 2021 Shell aveva registrato un utile di 3,2 miliardi, raddoppiando a 6,4 miliardi nel quarto trimestre del 2021.
Con l’occasione, la multinazionale ha annunciato dei piani di “future distribuzioni agli azionisti e investimenti disciplinati che accelereranno la nostra strategia“, aumentando il suo dividendo di circa il 4% a 0,25 dollari per azione.
Nella seconda metà dell’anno le distribuzioni agli investitori potrebbero arrivare a quota 30% del flusso di cassa derivante dalle operazioni.
I risultati di Shell rispecchiano comunque gli incrementi nei profitti registrati da tutta l’industria petrolifera, al netto delle svalutazioni conseguenti all’uscita dal mercato russo. A seguito dell’uscita Shell ha dichiarato di aver sostenuto 3,9 miliardi di dollari di oneri al netto delle tasse, a fronte di una perdita stimata tra i quattro e i cinque miliardi.
Parallelamente infatti, anche BP, la rivale britannica della Shell, ha annunciato piani per aumentare i riacquisti di azioni, visto l’utile netto registrato nell’ultimo trimestre (il migliore degli ultimi 10 anni).
di: Marianna MANCINI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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