
Un emendamento al decreto prevede che l’Agenzia del Demanio si occuperà del mantenimento, ma le spese per la conservazione e l’amministrazione spettano ai proprietari
Un emendamento al decreto Ucraina bis prevede che sarà l’Agenzia del Demanio a provvedere al mantenimento dei beni sequestrati agli oligarchi russi, ai quali spettano le spese di gestione.
Dalla cessazione delle misure di congelamento, però, “può esercitare il diritto di ritenzione dei beni, fino all’integrale recupero” dagli stessi proprietari “delle spese sostenute per la conservazione e l’amministrazione”.
Le autorità italiane, inoltre, potranno provvedere alla vendita “ove ricorrano le condizioni”.
I beni “sottoposti al codice della navigazione”, come gli yacht rimasti invenduti, saranno destinati a “usi funzionali alle attività istituzionali della Guardia di Finanza”.
di: Francesca LASI
FOTO: ANSA/FABRIZIO TENERELLI
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