Il patrimonio amministrato di Mediolanum è stato di 106,1 miliardi, in incremento del 9% rispetto all’analogo periodo precedente, ma in calo del 2% rispetto alla fine del 2021, mentre gli impieghi alla clientela hanno raggiunto quota 14,8 miliardi, con una crescita del 3% rispetto allo scorso 31 dicembre e del 18% anno su anno
Scende l’utile di Mediolanum che ha chiuso il primo trimestre dell’anno con un risultato netto in calo da 133,37 a 114 milioni di euro.
Il patrimonio amministrato è stato di 106,1 miliardi, in incremento del 9% rispetto all’analogo periodo precedente, ma in calo del 2% rispetto alla fine del 2021, mentre gli impieghi alla clientela hanno raggiunto quota 14,8 miliardi, con una crescita del 3% rispetto allo scorso 31 dicembre e del 18% anno su anno.
Il margine operativo del gruppo Mediolanum è salito nel trimestre del 13% a 142 milioni, mentre si è mantenuto al 21% il coefficiente patrimoniale Cet1.
«Sul primo trimestre di Mediolanum ha pesato la crescente tensione sfociata nel conflitto in Ucraina e dalla conseguente crisi internazionale, la cui risoluzione mi auguro avvenga il più presto possibile – ha detto l’amministratore delegato Massimo Doris. Il Gruppo è riuscito comunque a raggiungere ottimi risultati che sono la dimostrazione della capacità e del metodo di lavoro di Banca Mediolanum di produrre valore anche in contesti complessi come quello attuale. I risultati ci indicano che la direzione intrapresa è quella corretta. Il lavoro di diversificazione dei ricavi, in linea con la strategia di consulenza al cliente sta dimostrando grande forza, con le principali fonti di ricavo in crescita e con un ottimo andamento della raccolta».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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