
Il Research SuperCluster è basato sulla tecnologia dell’intelligenza artificiale e sarà utilizzato anche per disegnare il nuovo Metaverso
Si chiama AI RSC – Research SuperCluster, è il computer più veloce del mondo e sarà basato sulla tecnologia di apprendimento e miglioramento autonomo dell’Intelligenza artificiale. A creare il supercomputer è Meta, che presenterà il suo nuovo fiore all’occhiello entro la fine dell’anno.
AI RSC avrà lo scopo di aiutare i ricercatori di intelligenza artificiale della società di Zuckerberg, realizzando nuovi modelli e registrando “trilioni di esempi” e “centinaia di lingue diverse”. Le applicazioni di queste tecnologie saranno molteplici, come ha spiegato Meta, che punta ad esempio ad “abilitare la traduzione in tempo reale della voce per grandi gruppi di persone, ognuna che parla un linguaggio differente”.
Oltre a questo, il supercomputer svolgerà un ruolo fondamentale nello sviluppo del Metaverso, in cui “le applicazioni e i prodotti basati sull’intelligenza artificiale giocheranno un ruolo importante”.
Nella progettazione del supercomputer Meta ha seguito i principi della “security e privacy by design”. Per redigere i suoi modelli infatti RSC sfrutterà dei dati crittografati, che non saranno decriptati fino a poco prima del test. Oltre a questo, il superpc è isolato dalla rete internet ed è privo di connessioni dirette, sia in entrata sia in uscita.
Il traffico di dati da e per il computer quindi potrà fluire solo dal data center di Meta, che prima di ogni inoltro avvierà un “processo di revisione della privacy per confermare che l’info sia stata anonimizzata correttamente”, oltre a eliminare regolarmente le chiavi di decrittazione “per garantire che i dati più vecchi non siano più accessibili”.
di: Marianna MANCINI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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