
Dal 1 luglio entra in vigore l’obbligo del Pos per tutti i professionisti. Sono previsti tre bonus, di cui uno dedicato alle commissioni
Il 1 luglio entra in vigore l’obbligo del Pos per tutti i professionisti. Con l’obbligo, però, arrivano anche tre bonus per l’acquisto o il noleggio di un terminale. È previsto anche un terzo bonus dedicato alle spese delle commissioni.
Tutti e tre i benefici sono in forma di credito d’imposta e permettono, quindi, di recuperare una parte delle spese diventando creditori verso lo Stato.
Il primo bonus Pos può arrivare a un massimo di 160 euro e può coprire fino al 70% delle spese per l’acquisto o il noleggio di strumenti di pagamento elettronico collegati a registratori telematici. Sarà possibile accedere al bonus solo fino al 30 giugno 2022.
La percentuale del rimborso della spesa varia a seconda dell’entità dei ricavi complessivi nel periodo d’imposta precedente. Se i ricavi e i compensi relativi al periodo d’imposta precedente sono stati non superiori ai 200.000 euro, allora si potrà accedere alla percentuale massima di rimborso, ovvero il 70% della spesa sostenuta. Nel caso in cui i ricavi siano tra i 200.000 euro e un milione, il rimborso sarà del 40%. Il rimborso del 10% spetta, invece, a chi ha avuto ricavi tra un milione e cinque milioni. Questo credito d’imposta non è tassato ai fini dei redditi/Irap.
Il secondo bonus consiste in un credito d’imposta fino a 320 euro e prevede un rimborso del 100%. Il beneficio, però, spetta solo a chi decide di acquistare, noleggiare o utilizzare strumenti di pagamento elettronico che consentono anche la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica, mediamente più costosi. Sarà possibile richiedere il bonus per tutto il 2022.
Anche in questo caso la suddivisione del bonus viene fatta in base ai compensi relativi all’anno d’imposta precedente. Il 100% del rimborso, per un massimo di 320 euro, spetta a coloro che hanno avuto ricavi e compensi non superiori ai 200.000 euro. Chi ha avuto ricavi e compensi fino a un milione di euro potrà avere il 70%; chi tra uno e cinque milioni potrà richiedere il 40% del rimborso.
Il terzo bonus è, invece, un rimborso delle spese di commissione del Pos. I commercianti devono, infatti, pagare delle commissioni ai fornitori del servizio, ad esempio le banche. Le modalità di pagamento sono o per abbonamento mensile o la commissione su ogni singolo pagamento.
Il bonus permette di poter accedere a un credito d’imposta, utilizzabile esclusivamente in compensazione a decorrere dal mese successivo a quello di sostenimento della spesa, con modello F24 e attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate.
di: Francesca LASI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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