
Le dimissioni dei consiglieri di Carige si spiegano con l’acquisizione della banca genovese da parte di Bper
Tutti i consiglieri di Banca Carige hanno rassegnato le proprie dimissioni incondizionate e irrevocabili dalla carica di amministratore, con effetto alla data dell’Assemblea ordinaria già convocata per il prossimo 15 giugno 2022 per la nomina del nuovo Organo amministrativo.
Le dimissioni si spiegano con l’acquisizione della banca genovese da parte di Bper e dopo il via libera dell’Antitrust all’operazione di concentrazione Bper-Carige.
«Le dimissioni dei componenti del Consiglio di Amministrazione – si legge in una nota – sono state rese nel contesto dell’esecuzione del contratto per la cessione della partecipazione di controllo nel capitale sociale della Banca da parte del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e dello Schema Volontario di Intervento del FITD a BPER Banca S.p.A., nonchè alla luce di alcune pattuizioni strettamente funzionali all’esecuzione dell’operazione tra le parti del contratto di cessione, per le quali sono state eseguite le relative formalità pubblicitarie indicate dall’art. 122 del Testo Unico della Finanza, ivi inclusa la pubblicazione per estratto sul sito internet della Società alla sezione Governance – Patti Parasociali, a cui si rinvia».