
La prima rata Imu deve essere versata entro il 16 giugno 2022
Innanzi tutto va ricordato che l’Imu è una tassa da pagare solo per case e immobili diversi da prima casa, aree fabbricabili e terreni agricoli.
Le abitazioni principali soggette all’Imu sono quelle classificate come di lusso e che rientrano nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9. I soggetti che devono provvedere al pagamento dell’imposta sono: il proprietario dell’immobile, il titolare del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie sull’immobile, il genitore assegnatario della casa familiare a seguito di provvedimento del giudice, il concessionario nel caso di concessione di aree demaniali e il locatario per gli immobili, anche da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione finanziaria.
L’importo si calcola applicando alla base imponibile l’aliquota stabilita per ogni caso particolare. Per reperire dati e indicazioni è possibile visitare il sito internet del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
A essere esenti dal pagamento dell’Imu sono gli immobili destinati a uso istituzionale e posseduti dallo Stato, dai Comuni, dalle Regioni, dalle Province, dalle Comunità montane, dai consorzi fra tutti questi e dagli enti del Servizio Sanitario Nazionale. Esenzioni anche per i fabbricati classificati o classificabili nelle categorie da E/1 a E/9, i fabbricati con destinazione a usi culturali o agli esercizi di culto, i fabbricati della Santa Sede, quelli degli Stati esteri e delle organizzazioni internazionali.
Come detto anche gli immobili assimilati come prima casa non sono soggetti all’imposta, così come gli alloggi sociali. Se due coniugi hanno due residenze diverse l’esenzione sarà valida solo per una delle abitazioni, come stabilito dalla Corte di Cassazione.
Secondo quanto stabilito dal decreto Sostegni ter sono esenti dall’Imu anche gli immobili inagibili fino al 31 dicembre dei comuni colpiti dai sismi del 2012 in Emilia Romagna, Lombardia e Veneto.
Dal primo gennaio 2022 sono esenti dall’Imu anche i fabbricati merce, ovvero quelli costruiti da un’impresa con l’intento di destinarli direttamente alla vendita (esenti fino a quando non siano stati venduti) ed è stata confermata l’esenzione per quegli immobili della categoria catastale D/3 cioè adibiti a cinema, teatro o sale da concerto, laddove il proprietario coincida con il gestore.