
Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso del Codacons sulla sospensione dell’obbligo delle FFP2 negli ambienti scolatici. Secondo una circolare del Viminale, i dispositivi sono “fortemente raccomandati” ai seggi elettorali
Sarà obbligatorio indossare le mascherine durante gli esami di maturità e di terza media. Il Tar del Lazio, infatti, ha respinto il ricorso del Codacons che chiedeva la sospensione dell’ordinanza del Ministero che prevede l’obbligo di mascherina FFP2 negli ambienti scolastici.
«Si ritiene che l’utilizzo delle mascherine per gli studenti – hanno scritto i giudici della III sezione Quater – continui a essere obbligatorio per i medesimi fino alla fine dell’anno scolastico 2022, ossia al 31 agosto 2022».
«Ai fini dell’eliminazione della predetta misura in anticipo rispetto al termine finale legislativamente imposto allo Stato, permettendo così agli studenti di sostenere gli esami senza l’obbligo di utilizzo delle mascherine – specifica il Tar –sarebbe necessario un apposito decreto-legge, attesa l’inidoneità di un’ordinanza ministeriale di salute pubblica a disporre in senso difforme a quanto previsto in apposita disposizione di rango legislativo, in mancanza di una norma che lo consenta espressamente».
Quindi, attenuare o eliminare l’obbligo d’indossare la mascherina “è ovviamente rimessa all’esclusiva responsabilità della scelta di politica legislativa nella specifica materia”.
Il Codacons ha definito “gravissima ed errata” la decisione del Tar.
«Si tratta di una decisione – ha affermato il Codacons– che dimostra come il Tar non abbia compreso che la legge ha integrato l’ordinanza impugnata, per cui il ricorso doveva essere proposto proprio contro quella ordinanza ministeriale. Il risultato di questo errore commesso dal Tar sarà che gli studenti dovranno affrontare gli esami di maturità e di terza media indossando la mascherina, con tutti i disagi e i fastidi del caso, considerato il caldo di questi giorni e le temperature raggiunte nelle aule scolastiche».
L’associazione ha poi dichiarato che la condanna alle spese di giudizio emessa in sentenza dal Tar “ci lascia basiti, e per questo stiamo valutando un possibile appello al Consiglio di Stato”.
Non saranno, invece, obbligatorie, ma “fortemente raccomandate” ai seggi elettorali. Lo prevede una circolare del Viminale, in seguito alla sottoscrizione di un accordo tra la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese e il ministro della Salute Roberto Speranza. In precedenza l’utilizzo del dispositivo era obbligatorio.