
Secondo Confcommercio la revisione leggermente al ribasso dell’Istat sull’inflazione di maggio non cambia il quadro generale
Confcommercio lancia l’allarme sui prezzi e conferma per il 2022 il rischio di inflazione al 7%.
Il commento arriva ai dati Istat di oggi. «La revisione apportata al dato di maggio è del tutto marginale e non cambia la lettura dello scenario di riferimento. La detassazione di carburanti e bollette energetiche vale 1,3 punti percentuali assoluti, indicando un contributo rilevante delle politiche di sostegno, senza le quali l’inflazione armonizzata si collocherebbe sopra l’8,5% – si legge in una nota. – Almeno per tutta la prossima estate non si dovrebbero osservare significative discese del tasso d’inflazione tendenziale. Sono confermati, dunque, i rischi per un’inflazione al 7% circa per l’anno in corso».