Sono stati presentati degli emendamenti con un testo sostitutivo rispetto a quello approvato dal Governo
Anief boccia la riforma sul reclutamento e la formazione degli insegnati prevista dal PNRR. Sono stati presentati emendamenti da parte della maggioranza con un testo sostitutivo rispetto a quello approvato dal Governo al Decreto, con alcune sostanziali modifiche al testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 aprile scorso.
Anief aveva già contestato il Decreto proponendo interventi sulla formazione obbligatoria e l’orario aggiuntivo da far rientrare nella contrattazione collettiva. Anche sull’evidente ridondanza di test ed esami Anief si era espressa negativamente anche sull’elevato numero di test ed esami.
In una nota Anief precisa che alcuni degli emendamenti proposti sono frutto di quanto richiesto dal sindacato: riconoscimento della validità dei 24 CFU fermi restando i 10 CFU di tirocinio diretto; accesso per i primi tre cicli del percorso di formazione iniziale di chi è in servizio in scuola statale o partitaria nei limiti della riserva dei posti indicata; per ITP mantenimento dei requisiti di cui al D. Lgs 59 del 2017 per l’accesso ai concorsi.
È stato dato l’ok, invece a: richiesta di rimettere alla contrattazione nazionale l’incentivo rimesso alla contrattazione nazionale; eliminazione dei tagli agli organici; eliminazione dei tagli alla Carta del Docente; il ritorno nell’alveo della contrattazione della definizione numero di ore aggiuntive; accesso alla specializzazione su sostegno per chi ha tre anni.
Gli emendamenti proposti riguardano anche il Fondo per l’incentivo alla formazione.
Resta però ferma negli emendamenti proposti l’impossibilità di praticare la rotazione del personale per l’attribuzione dell’incentivo.