
Il whistleblowing è un portale online per raccogliere segnalazioni anonime su persone, banche e imprese che non rispettano l’embargo imposto per la guerra in Ucraina
Ogni mezzo diventa lecito per fermare Vladimir Putin. L’Ue apre al whistleblowing online per denunciare chi viola le sanzioni. Si tratta di un portale per raccogliere segnalazioni anonime su persone, banche e imprese che non rispettano l’embargo imposto per la guerra in Ucraina.
Una volta inserita la denuncia, con l’invito a fornire quanti più particolari possibile, la si potrà seguire passo dopo passo in tutto l’iter fino all’accertamento della violazione e alle sue conseguenze. «La corretta attuazione è essenziale per l’efficacia delle sanzioni dell’Ue – affermano da Bruxelles. – Per questo la condivisione di informazioni di prima mano può essere un potente strumento per aiutare a scoprire casi di violazione delle sanzioni, tra cui l’evasione e l’elusione».
Sebbene le sanzioni siano adottate dal Consiglio europeo, sono gli Stati membri i responsabili della loro applicazione, mentre la Commissione europea ne monitora l’attuazione e l’applicazione.
Di certo il termine non è nuovo. Con whistleblowing (letteralmente, suonare il fischietto) si intende infatti la segnalazione di illeciti o irregolarità che un individuo, detto segnalante o whistleblower, riscontra in un’azienda o in un ente pubblico. In Italia la materia è disciplinata dalla legge 179/2017, attualmente in vigore, che obbliga le pubbliche amministrazioni e le aziende private a dotarsi di un canale informatico, per consentire a chi viene a conoscenza di condotte illecite nel luogo di lavoro di segnalarle in modo assolutamente riservato.