
Secondo l’UNC il rialzo dei tassi previsto dalla Bce per combattere l’inflazione comporterà per chi ha un mutuo a tasso variabile una stangata pari a 492 euro all’anno
Il rialzo dei tassi si ripercuoterà sul mercato immobiliare, mettendo in difficoltà le famiglie che sostengono un mutuo per acquisire casa. A lanciare l’allarme è l’Unione Nazionale Consumatori. «A luglio ci sarà il primo rialzo dei tassi di interesse e, se le prospettive d’inflazione si deteriorassero, nella riunione di settembre sarà opportuno un incremento superiore. Insomma, bene che vada da settembre ci sarà un rialzo dei tassi di 50 punti base. Questo significa che chi ha un mutuo a tasso variabile avrà una stangata media pari a 41 euro al mese, 492 euro all’anno», afferma il presidente Massimiliano Dona.
Quello dei tassi in aumento è un problema che danneggerà non solo le famiglie con un mutuo a tasso variabile, ma anche quelle che stanno per comperare una casa e faranno un mutuo a tasso fisso e che già da mesi stanno subendo rialzi dell’Irs, secondo Dona. Ci saranno poi effetti negativi sugli investimenti e conseguentemente sulla crescita, oltre che sull’onere del nostro debito pubblico.
Per questo Dona chiede un intervento immediato. «Sarebbe importante che l’Ue e il Governo italiano facessero subito di più per bloccare l’inflazione visto che, come ha dichiarato la Lagarde, la misura dell’aumento dei tassi dipenderà dalle prospettive aggiornate dell’inflazione a medio termine. Urge ad esempio che si blocchino le speculazioni sui carburanti che poi gravano su tutta la merce trasportata», ha concluso.