
Un tribunale di Tokyo ha ordinato agli ex dirigenti della holding giapponese di servizi elettrici Tepco di pagare alla società circa 13 trilioni di yen di danni per non aver impedito la crisi del 2011 nella centrale nucleare di Fukushima
Maxi risarcimento in vista per l’incidente nucleare di Fukushima. Un tribunale di Tokyo ha ordinato agli ex dirigenti della holding giapponese di servizi elettrici Tepco (Tokyo Electric Power Company Holdings) di pagare alla società circa 13 trilioni di yen (pari a 95 miliardi di dollari) di danni per non aver impedito la crisi del 2011 nella centrale.
La sentenza regola un contenzioso del 2012 contro i dirigenti del gruppo, a seguito del triplice incidente: il terremoto di magnitudo 9, lo tsunami che ne è seguito, e la propagazione delle radiazioni nelle aree circostanti.
Il disastro di Fukushima Dai-ichi è stato un incidente nucleare avvenuto nella centrale nucleare omonima, situata a Naraha, nella Prefettura di Fukushima, sulla costa est del Giappone. Fu l’incidente nucleare più grave dopo il disastro di ?ernobyl’ del 26 aprile 1986 ed è l’unico, insieme a quest’ultimo, ad essere stato classificato come livello 7 della scala INES, cioè il livello di gravità massima degli incidenti nucleari. La causa scatenante fu il terremoto e maremoto del T?hoku dell’11 marzo 2011.