
Per il premier “è venuto meno il patto con gli italiani” ma il Capo dello Stato non accetta
Mario Draghi si dimette. La notizia arriva dopo il colloquio tra il premier e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in seguito al voto di fiducia al Dl Aiuti, al quale non ha preso parte il Movimento 5 Stelle.
Draghi è già arrivato al Quirinale per presentare le dimissioni, ma il Capo dello Stato le ha respinte invitando il premier a riferire alle Camere mercoledì. Stando a quanto riferito da alcune fonti, mercoledì dovrebbe riferire alle Camere. Il 18 e il 19 sarà in visita istituzionale in Algeria.
«In riferimento ad alcune notizie circolate nel pomeriggio, si sottolinea che nel colloquio tra il Presidente Mattarella e il Presidente Draghi si è registrata una totale identità di vedute» precisa il Quirinale.
Dopo Mattarella, il premier ha incontrato la Presidente del Senato Elisabetta Casellati a palazzo Madama, e ha avuto un colloquio telefonico con il presidente della Camera Roberto Fico, positivo al Covid.
«Voglio annunciarvi che questa sera rassegnerò le mie dimissioni nelle mani del presidente della Repubblica – ha dichiarato Draghi durante il Consiglio dei Ministri, durato appena 15 minuti – La maggioranza di unità nazionale che ha sostenuto questo governo dalla sua creazione non c’è più. È venuto meno il patto di fiducia alla base dell’azione di governo».
«Come è evidente dal dibattito e dal voto di oggi in Parlamento questo sforzo non è stato sufficiente – ha scritto Draghi nell’annuncio letto ai ministri e poi reso pubblico alla stampa – Dal mio discorso di insediamento in Parlamento ho sempre detto che questo esecutivo sarebbe andato avanti soltanto se ci fosse stata la chiara prospettiva di poter realizzare il programma di governo su cui le forze politiche avevano votato la fiducia. Questa compattezza è stata fondamentale per affrontare le sfide di questi mesi. Queste condizioni oggi non ci sono più”».
Nella chiusa il commiato e il ringraziamento ai ministri: «Vi ringrazio per il vostro lavoro, i tanti risultati conseguiti. Dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo raggiunto, in un momento molto difficile, nell’interesse di tutti gli Italiani».