
Pubblicati i dati Ine relativi al secondo trimestre della Spagna. Cresce l’economia ma l’inflazione non cresceva così velocemente dall’ ’84
I prezzi al consumo in Spagna sono aumentati del 10,8% su base annua nel mese di luglio, al ritmo più veloce dal settembre 1984, rispetto al 10,2% del mese precedente. Lo rilevano i dati preliminari dell’Istituto nazionale di statistica Ine.
L’inflazione core, che esclude i prezzi volatili di cibo ed energia, è cresciuta del 6,1% su base annua, toccando il livello più alto dal gennaio 1993 e in aumento rispetto al 5,5% del mese precedente. L’Ine ha dichiarato che l’inflazione è dovuta principalmente all’aumento dei prezzi dei generi alimentari e delle bevande analcoliche, oltre che dell’elettricità, che però è diminuita rispetto al periodo fino a giugno. Il governo spagnolo ha alzato le sue previsioni sull’inflazione per il 2022 e il 2023, dato che la guerra in Ucraina continua ad avere un impatto negativo sulle economie europee.
Per quanto riguarda il Pil nel secondo trimestre del 2022, l’economia spagnola è crescita dell’1,1 per cento rispetto allo 0,2 per cento del trimestre precedente. Nel secondo trimestre, la domanda nazionale è diventata il fattore dominante della crescita economica, soprattutto grazie alla forte ripresa dei consumi delle famiglie (che sono passati da una crescita negativa al 3,2 per cento) e al continuo dinamismo degli investimenti.
La crescita trimestrale del Pil, la quinta consecutiva, è stata superiore di sette decimi di punto percentuale rispetto alle attese della Banca di Spagna, che nelle sue ultime previsioni aveva previsto un aumento dello 0,4 per cento per il secondo trimestre. In termini annuali, la variazione del Pil è stata del 6,3 per cento, un tasso simile a quello del primo trimestre del 2022.