
Come previsto, i mercati sono in calo in attesa della pubblicazione odierna dei dati sull’inflazione statunitense. Pesano anche le tensioni a Taiwan e in Ucraina
Apertura in negativo per le principali borse europee: a pochi minuti dall’avvio delle contrattazioni Piazza Affari perde lo 0,32% con il Ftse Mib a 22.416 punti. Francoforte segna -0,46%, Parigi -0,32% e Londra -0,15%. Sulla piazza asiatica, Tokyo ha chiuso a -0,65% con il Nikkei a 27.819 punti.
Spread Btp-Bund in lieve calo in avvio di giornata. Intorno alle 9.00, il differenziale si attesta in area 206 punti base, con il rendimento del titolo italiano al 2,93% e quello del titolo tedesco allo 0,87%. Apertura poco mossa per l’euro. La divisa unica europea si attesta a 1,0206 dollari (-0,04%). Euro/yen a 137,83. Dollaro in calo sullo yen a 135,04.
I mercati sono in calo in attesa della pubblicazione odierna dei dati sull’inflazione statunitense e dopo che un forte mercato del lavoro Usa venerdì scorso ha rafforzato le prospettive di ulteriori aggressive strette monetarie da parte della Federal Reserve.
I prezzi al consumo dovrebbero rallentare negli Stati Uniti a luglio scendendo di qualche decimo sotto il 9%, anche se i prezzi ‘core’, al netto di energia e dei beni alimentari, dovrebbero salire, perchè la domanda di servizi resta alta. E domani escono i dati sui prezzi alla produzione Usa, sempre a luglio.
Sui mercati pesano anche le crescenti tensioni a Taiwan e in Ucraina. In Cina l’inflazione a luglio sale al top da 2 anni e i prezzi alla produzione frenano ai minimi da 17 mesi. I future a Wall Street sono piatti, dopo la chiusura in rosso di ieri, per la frenata dei tecnologici, legata al ‘warning’ sui ricavi di Micron. Tutto ciò è avvenuto proprio nel giorno in cui il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha firmato un progetto di legge da 52 miliardi di dollari sui semiconduttori, finalizzato ad aumentare la produzione interna Usa e a contrastare l’esportazione cinese dei chip.
Prezzi del petrolio sempre sotto i 100 dollari e di nuovo in calo questa mattina sui mercati asiatici. Il future sul Brent viene scambiato a 95,85 dollari al barile (-0,48%), mentre il greggio Wti viaggia sugli 89,94 dollari al barile (-0,62%).
Oltre ai dati sull’inflazione Usa, oggi sono in uscita i dati sull’inflazione della Germania e dell’Italia e domani quelli della Francia. Venerdì in Gran Bretagna uscirà il dato preliminare del Pil del secondo trimestre, atteso in contrazione rispetto al trimestre precedente. Sempre venerdì la Russia diffonderà i dati sul Pil nel secondo trimestre, da cui sarà possibile ricavare l’impatto della guerra e delle sanzioni occidentali.
Sul fronte monetario domani si terrà la riunione della banca centrale messicana, che dovrebbe rialzare i tassi di tre quarti di punto, portandoli all’8,50%. Da monitorare anche gli interventi di diversi membri Fed, prevalentemente non votanti, che parleranno tutti dopo la pubblicazione del dato odierno sull’inflazione.