
Avvio prudente nell’ultima seduta di una settimana in cui gli investitori hanno cercato di prevedere le prossime mosse della Federal Reserve, alla luce degli ultimi dati sull’andamento dell’inflazione
Avvio in lieve rialzo per Piazza Affari con il Ftse Mib che segna 22.872 punti (+0,06%). L’indice Italia All share segna un +0,07% a 25.032 punti. In calo invece l’Ftse Italia Star, che mette a segno un -0,14% a quota 49.708 punti. Lieve rialzo anche per Francoforte (+0,27%) e Parigi (+0,23%), mentre Amsterdam cede lo 0,38%
Avvio prudente nell’ultima seduta di una settimana in cui gli investitori hanno cercato di prevedere le prossime mosse della Federal Reserve alla luce degli ultimi dati sull’andamento dell’inflazione. Se il rallentamento della corsa dei prezzi lascia sperare in una stretta di politica monetaria meno aggressiva, alcuni esponenti della banca centrale hanno già avvertito che l’inflazione è ancora troppo alta e che ci dovranno essere nuovi rialzi dei tassi.
Tra i titoli milanesi a maggiore capitalizzazione, gli acquisti premiano Banco Bpm (+2,12%), Nexi (+2,21%), Tim (+1,59%) ed Eni (+1,29%), mentre perdono quota Amplifon (-1,25%), Diasorin (-1,07%) e StMicroelectronics (-1,08%).
Sul mercato valutario, l’euro vale 1,03151 dollari da 1,0327 ieri in chiusura. La moneta unica è indicata anche a 137,55 yen (da 137,11), mentre il rapporto dollaro/yen e’ a 133,34 (132,75). In lieve calo i prezzi del petrolio: il Brent ottobre cede lo 0,2% a 99,40 dollari al barile, il Wti settembre lo 0,29% a 94,07 dollari.
La settimana si chiude con diversi spunti macro in arrivo dall’Europa e dagli Usa. A cominciare dai dati inglesi, con la pubblicazione del Pil e della produzione industriale. In uscita anche per la zona euro il dato sulla produzione industriale. Nel pomeriggio dagli Usa è invece previsto l’aggiornamento con il dato preliminare di agosto relativo alla fiducia dei consumatori calcolato dall’università del Michigan.