
Sono 961.358 i lavoratori regolarmente assunti, con un incremento dell’1,9% rispetto all’anno precedente. Resta comunque dominante quello irregolare, che si attesta al 60%
I lavoratori domestici potranno percepire il bonus di 200 euro previsto dal Dl aiuti. Hanno tempo fino al 30 settembre per farne richiesta: per poterlo ricevere devono risultare titolari, già dal 22 maggio, di uno o più rapporti di lavoro domestico regolarmente denunciati all’Inps e aver percepito un reddito inferiore ai 35mila euro nel 2021.
«Si tratta di un riconoscimento che non è sufficiente a dare risposte al problema dell’impoverimento dei redditi dei lavoratori che hanno bisogno di interventi strutturali – dice la Filcams-Cgil – ma rappresenta un sostegno una tantum di cui anche gli addetti del comparto, spesso trascurati dai provvedimenti legislativi, possono usufruire. Un comparto, quello del lavoro domestico, che continua a rappresentare un elemento fondamentale per l’organizzazione delle famiglie. In modo particolare con il supporto che fornisce nella cura delle case, dei minori, degli anziani, delle persone non autosufficienti».
Sono 961.358 i lavoratori regolarmente assunti, con un incremento dell’1,9% rispetto all’anno precedente. Il settore resta a netta prevalenza femminile, con la presenza dell’88,6% di lavoratrici donne, e registra una maggioranza di stranieri concentrati soprattutto nella fascia tra i 50 e i 54 anni.
Vede una più alta concentrazione degli addetti in Lombardia, Lazio, Emilia Romagna e Toscana. Il 53% del totale sono collaboratori domestici e il restante 47% assistenti familiari, che registrano i contratti di lavoro con un maggior numero di ore settimanali.
Nonostante l’aumento del lavoro regolare, resta comunque dominante quello irregolare, che si attesta al 60%.