
Zatko, intervistato da CNN e WP, ha anche parlato di disinteresse dell’azienda all’individuazione dei falsi account. E Musk si sfrega le mani
Twitter avrebbe gravi problemi di sicurezza. Talmente gravi da poter rappresentare una minaccia per le informazioni personali dei suoi utenti, per gli azionisti della società, per la sicurezza nazionale e per la democrazia. E’ quanto sostiene l’ex capo della sicurezza del social in un’intervista esclusiva alla Cnn e al Washington Post.
L’informatore, che ha accettato di essere identificato pubblicamente, è Peiter ‘Mudge’ Zatko (a sx in una vecchia foto scovata sui social), con un passato leggendario da hacker e proprio per questo assunto nel ruolo chiave di responsabile della sicurezza dell’azienda, alle dirette dipendenze dell’amministratore delegato.
Zatko sostiene che la dirigenza di Twitter ha ingannato il suo stesso cda e le autorità di regolamentazione governative sulle sue vulnerabilità di sicurezza, alcune delle quali che potrebbero aprire la porta a spionaggio o manipolazione straniera, hacking e campagne di disinformazione.
Zatko sostiene inoltre che Twitter non elimina in modo sicuro i dati degli utenti dopo la cancellazione dei loro account e che i dirigenti non abbiano le risorse né un vero interesse a comprendere il numero reale di bot sulla piattaforma.
Il tema è scottante, considerato che proprio i bot sono il motivo ufficiale per cui Elon Musk avrebbe chiesto di cancellare la sua offerta da 44 miliardi di dollari per l’acquisto dell’azienda. Proprio per questo ieri il titolo ha perso oltre il 7% a Wall Street.
«Il signor Zatko è stato licenziato dal suo ruolo di alto dirigente su Twitter nel gennaio 2022 per leadership inefficace e scarse prestazioni – ha replicato un portavoce di Twitter, senza rispondere direttamente alle domande poste da CNN e Washington Post – Quello che abbiamo visto finora è una falsa narrativa su Twitter e le nostre pratiche di privacy e sicurezza dei dati, piena di incoerenze e imprecisioni e priva di un contesto importante».