
L’istituto di statistica fa notare che un numero così basso non veniva raggiunto dai primi due mesi di lockdown nel 2020, quando però erano aumentati gli inattivi (cioè chi non cerca lavoro)
I disoccupati a luglio diminuiscono di 32mila unità su giugno scendendo sotto quota due milioni a 1 milioni 978mila. Lo rileva l‘Istat.
Secondo le tabelle si era scesi sotto i due milioni di persone in cerca di lavoro nei due mesi di lockdown all’inizio della pandemia (marzo e aprile 2020). Un numero così basso, al di là della pandemia, quando le persone avevano in gran parte rinunciato a cercare lavoro, non si vedeva da aprile 2011.
Il tasso di disoccupazione, precisa l’Istat, cala al 7,9% (-0,1 punti) e sale al 24,0% tra i giovani (+0,1 punti). Il calo del numero di persone in cerca di lavoro (-1,6%, pari a 32mila unità rispetto a giugno) si osserva per entrambi i sessi e principalmente tra i 35-49enni, viene precisato. I disoccupati rispetto a giugno sono 1.978.000.
Per quanto riguarda gli inattivi, si registra una crescita del numero tra i 15 e i 64 anni (+0,4%, pari a +54mila unità) e coinvolge uomini e donne e le classi d’età al di sotto dei 50 anni. Il tasso di inattività sale al 34,4% (+0,2 punti). Rispetto a luglio 2021, diminuisce il numero di persone in cerca di lavoro (-13,3%, pari a -304mila unità) e il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-3,3%, pari a -433mila).