
Dopo l’attacco hacker a fine agosto, il portale del Gestore energia è di nuovo operativo. Ma le domande dell’associazione dei consumatori sono tante
È di nuovo online da oggi il sito internet del Gestore dei servizi energetici (Gse), dopo l’attacco hacker ransomware subito tra il 28 e il 29 agosto. Il portaleè di nuovo operativo dopo che era stato reso indisponibile per la messa in sicurezza dei dati.
Secondo quanto riportato oggi da Repubblica, dopo l’attacco il Gse avrebbe ricevuto una richiesta di riscatto di 7 milioni di euro per decriptare i dati che sarebbero stati sottratti.
«L’attacco hacker non è un fatto trascurabile e non ci riferiamo solo alle conseguenze per le informazioni e l’assistenza ai consumatori. Il nodo centrale della vicenda è la tutela dei dati personali presenti sul portale – ha sottolineato Ivano Giacomelli, segretario nazionale dell’associazione di consumatori Codici -. Riteniamo doveroso da parte dell’autorità fornire ulteriori chiarimenti su quanto accaduto e, al tempo stesso, garanzie sulla tutela dei dati».
«A fronte dell’attacco hacker che ha messo momentaneamente fuori uso il portale del Gse, è lecito chiedersi che fine hanno fatto i dati personali che erano stati caricati. Sono stati protetti dai sistemi di sicurezza? Una domanda che nasce spontanea e su cui ci auguriamo che si forniscano presto delle risposte, vista la delicatezza della questione» si chiede infine Massimiliano Astarita, esperto del settore Energia e conciliatore di Codici.