
Si prospetta una giornata difficile per i mercati preoccupati da un rallentamento dell’economia globale. Domani è prevista la riunione della Bce, con un probabile aumento dei tassi
Le Borse europee aprono in calo in vista della riunione della Bce di domani e per le tensioni sul gas con Mosca. Parigi cede lo 0,81%, Francoforte lo 0,63%, Londra lo 0,69%, Milano lo 0,79%.
Lo spread di Btp e Bund tedesco si allarga in avvio di seduta a 235 punti base rispetto ai 232,9 punti della chiusura di martedì. Resta pressoché stabile al 3,96% il rendimento del decennale italiano.
Dopo la chiusura in calo di ieri, anche i future a Wall Street sono sempre negativi in attesa del beige Book della Fed che verrà pubblicato questa sera alle 20. Il Dow Jones cede lo 0,20%, il Nasdaq lo 0,10%.
Si prospetta una giornata difficile per i mercati preoccupati da un rallentamento dell’economia globale. Le Borse asiatiche procedono negative per la forte frenata del commercio estero cinese ad agosto. L’economia del gigante asiatico è danneggiata dalle misure anti-Covid ancora in vigore in parte del Paese. Le vendite all’estero sono cresciute del 7,1% ad agosto su un anno mentre le importazioni hanno registrato un modesto +0,3%, entrambe le letture ben al di sotto delle attese degli analisti.
Sul fronte statunitense, in attesa del Beige Book di questa sera, il presidente della Fed di Richmond, Thomas Barkin, al Financial Times, ha dichiarato che la banca centrale dovrà alzare i tassi di interesse a un livello che limiti l’attività economica e mantenerli lì fino a quando i politici non saranno “convinti” che l’inflazione si stia attenuando.
I mercati guardano al dato sull’inflazione Usa che verrà diffuso il 13 settembre e sarà determinante per la decisione Fed nel meeting del 21 settembre. In ogni caso, spiegano gli analisti, iniziano a esserci segnali che l’inflazione Usa potrebbe cominciare a rallentare a differenza di quella europea dove l’aumento dei prezzi è causato da fattori esogeni, ovvero i tagli della Russia al gas.
Intanto nel mese di luglio la produzione industriale in Germania è scesa, su base mensile, dello 0,3%, rispetto allo 0,8% di giugno. Il dato è migliore delle attese che avevano previsto un calo dello 0,5%. Proseguono le tensioni tra Russia e Ue sul gas mentre l’Italia ha presentato il proprio piano di risparmi dei consumi.
Venerdì si terrà il consiglio Ue sull’energia e la Commissione Ue sta studiando un intervento sul Ttf per sottoporre la piattaforma alla supervisione finanziaria dell‘Esma.
Domani è in programma il direttivo della Bce e molti osservatori sono pronti a scommettere per un rialzo di 75 punti base.
Nel frattempo, la China National Petroleum Corporation (Cnpc) ha detto di aver siglato un accordo con la russa Gazprom sul gasdotto “Power of Siberia” che rafforza la cooperazione enrgetica tra i due paesi.
Apertura in rialzo sul mercato di Amsterdam per il gas. I future Ttf, benchmark del prezzo del metano in Europa, avanzano del 2,7% a 246,4 euro al megawattora nel corso delle prime contrattazioni, dopo aver segnato un massimo di 247 euro, mentre il Nord Stream continua a restare chiuso.
I segnali sempre più forti per un rallentamento dell’economia mondiale e una recessione in alcuni paesi, il rafforzamento del dollaro e i nuovi pesanti lockdown della Cina causa Covid, colpiscono i prezzi del petrolio. Il greggio Wti del Texas scende dell’1,69% a 85 dollari al barile tornando così ai livelli di gennaio. Il Brent del Mare del Nord segna un calo dell’1,31% a 91,52 dollari.
Infine, per quanto riguarda le macro, oggi escono i dati su Pil terzo trimestre (Preliminare) e produzione industriale Germania, sulle vendite al dettaglio in Italia e il Pil del secondo trimestre europeo. Oltreoceano, come scritto sopra, si attende il Beige Book, un rapporto redatto dalla Federal Reserve in cui si descrive in maniera sintetica il quadro economico generale degli Stati Uniti.