
Secondo le previsioni più recenti del World Semiconductor Trade Statistics le vendite globali di chip dovrebbero crescere del 13,9% a 633 miliardi di dollari quest’anno
Il colosso taiwanese Tsmc, il più grande produttore di chip al mondo e principale fornitore di Apple, ha visto le vendite aumentare di quasi il 60% ad agosto, raggiungendo il record di 218,13 miliardi di dollari taiwanesi (7,06 miliardi di dollari), grazie alla forte domanda per semiconduttori.
È la prima volta che Tsmc ha superato la soglia dei 200 miliardi in un mese, secondo una dichiarazione della società. Nei primi otto mesi dell’anno il fatturato ha raggiunto 1.400 miliardi di dollari taiwanesi, in crescita del 43,5% rispetto allo stesso periodo del 2021.
Il capo di Tsmc, C.C. Wei, ha dichiarato a luglio che la domanda continua a superare la capacità dell’azienda di soddisfarla e si aspetta che continui nel 2022. Ma ha anche previsto alcuni trimestri di aggiustamenti delle scorte durante la prima metà del 2023, legati alla domanda fiacca di alcuni prodotti come smartphone e personal computer.
La sud corana Samsung è convinta che la crisi nelle vendite di chip si estenderà al prossimo anno e i prossimi mesi, nonostante le previsioni degli analisti, non porteranno grandi cambiamenti.
La compagnia è impegnata nel tentativo di non rimanere schiacciata dalle tensioni tra Usa (blocco delle esportazioni di chip di Ai verso la Cina e incentivi per rafforzare la produzione di semiconduttori sul suolo americano) e Cina, paese che rappresenta circa il 40% della domanda tecnologica globale. Samsung ha annunciato recentemente il progetto di costruzione di un impianto di chip da 17 miliardi di dollari a Taylor, in Texas.
Secondo le previsioni più recenti del World Semiconductor Trade Statistics le vendite globali di chip dovrebbero crescere del 13,9% a 633 miliardi di dollari quest’anno. Le proiezione davano le vendite in crescita del 16,3%.
L’anno prossimo, si prevede che le vendite di chip cresceranno del 4,6%, una meta’ di un punto percentuale in meno rispetto a un precedente aumento previsto del 5,1%, secondo le stime del gruppo commerciale.