
Wolburg, senior economist di Generali Investments ha tracciato il quadro delle previsioni della compagnia, tenendo conto della determinazione europea emersa dall’ultima riunione della Bce
«Ci aspettiamo che lo tsunami dell’inflazione raggiunga un picco del 10% anno su anno verso settembre-ottobre, dando così supporto a un ulteriore deciso aumento dei tassi. Prevediamo un altro aumento da 75 punti base durante il meeting di ottobre». Lo ha sottolineato in una nota Martin Wolburg, senior economist di Generali Investments.
«Successivamente il ritmo della stretta presumibilmente rallenterà ma ci aspettiamo che il tasso di policy venga alzato al di sopra del 2%, il limite massimo dell’intervallo neutro secondo i vari membri del Consiglio Direttivo, entro l’inizio del prossimo anno. A quel punto, le indicazioni sulla riduzione del bilancio della Bce diverranno più chiare», ha aggiunto.
Wolburg spiega: «Il Consiglio direttivo ha mantenuto una posizione da falco e non ha lasciato dubbi sul fatto che ulteriori rialzi dei tassi sono in vista, con le pressioni sui prezzi che si stanno rafforzando e allargando. La decisione di settembre è stata presa all’unanimità mostrando un alto grado di determinazione all’interno del Consiglio direttivo. È stato chiaro che per smorzare la domanda e impedire che le aspettative di inflazione si spostino verso l’alto, è fondamentale effettuare un aumento molto veloce dei tassi. Inoltre, la presidente Lagarde è stata molto chiara nel riconoscere che la credibilità della Bce dipende dalla sua abilità nel riportare l’inflazione di nuovo sul target», ha chiosato.