
Francoforte avvia le contrattazioni a +0,18%, Londra segna +0,38% e Parigi registra -0,01%. Il gas apre in rialzo del 3,3%
Le principali Borse europee aprono la seduta contrastate. Nei primi minuti di scambi Piazza Affari segna -0,03% a 22.407 punti mentre Francoforte avvia le contrattazioni a +0,18%, Londra segna +0,38% e Parigi registra -0,01%. Sulla piazza asiatica, a Tokyo il Nikkei 225 chiude gli scambi a +0,21% a 27.875 punti.
Le Borse viaggiano deboli e miste, contrastato anche l’andamento del petrolio sulle piazze asiatiche. Il mercato ha bilanciato la debolezza della domanda con l’interruzione dell’offerta a causa dell’incombente blocco delle ferrovie negli Stati Uniti, il più grande consumatore di greggio al mondo.
Gli occhi degli investitori poi sono puntati sulle prossime mosse delle Banche centrali che si profilano sempre più aggressive. La prossima settimana sarà la volta della Fed e della Banca d’Inghilterra, la cui riunione è stata rinviata da oggi al 22 settembre per la morte della regina Elisabetta. Ma nuovi aumenti sembrano ormai scontati.
Prosegue il calo dei prezzi del petrolio. Sui mercati asiatici il future sul Brent con scadenza a novembre scende a 93,84 dollari al barile (-0,28%), mentre il future a ottobre sul petrolio greggio Wti cala a 88,35 dollari al barile (-0,15% rispetto alla chiusura precedente). In rialzo del 3,3% a 225 euro per megawattora il gas naturale sulla piattaforma Ttf di Amsterdam.
Sul valutario, l’euro ritraccia ancora contro il dollaro a 0,9961 da 0,9980 ieri in chiusura. La moneta unica vale anche 143,08 yen (da 142,72), mentre il rapporto dollaro/yen è a 143,65.
Spread Btp-Bund tedeschi a 223 punti base in apertura con il rendimento del decennale italiano al 3,96% sul mercato secondario.
Per l’azionariato milanese, Ethics ha sospeso il corporate rating di Exor a causa dell’imminente delisting con effetto dal 27 settembre. Occhi puntati su Mps in assemblea per l’aumento di capitale.
In arrivo oggi i dati sull’inflazione ad agosto in Francia dopo quelli poco rassicuranti degli Usa e della Gran Bretagna. Nel pomeriggio attesi diversi numeri da oltreoceano: le richieste di sussidi di disoccupazione, i prezzi all’import, la produzione industriale e le vendite al dettaglio. A metà mattina è previsto poi, riguardo all’Eurozona, un intervento del vice presidente della Bce, Luis de Guindos.