
L’attesa riunione di politica monetaria della Fed è alle porte. Oggi si apre la due giorni del Fomc che domani decreterà probabilmente il terzo pesante rialzo consecutivo da 75 punti base
La Borsa Milano apre in positivo, +0,62%. A pochi minuti dall’avvio degli scambi, Francoforte segna +0,53%. Parigi guadagna lo 0,60%. Apertura positiva anche per Londra a +1,00%. Sulla piazza asiatica, Tokyo ha chiuso a +0,44%, con il Nikkei a 27.688 punti.
L’attesa riunione di politica monetaria della Fed è alle porte. Oggi si apre la due giorni del Fomc che domani decreterà probabilmente il terzo pesante rialzo consecutivo da 75 punti base, nel tentativo di frenare la corsa dell’inflazione che negli Usa viaggia sui massimi da quarant’anni.
I prezzi al consumo negli Stati Uniti ad agosto sono scesi all’8,3% dall’8,5% di luglio, ma meno di quanto atteso dagli analisti che scommettevano su una crescita limitata all’8,1%. Si tratta comunque del secondo calo consecutivo oltre a essere la lettura più bassa negli ultimi 4 mesi. L’inflazione core, che esclude le componenti volatili dei prodotti alimentari e dell’energia, è invece cresciuta dello 0,6% ad agosto, dopo lo 0,3% di luglio.
La Banca centrale cinese (Pboc) ha lasciato invariato al 3,65% il suo tasso di interesse di riferimento a un anno dal taglio di cinque punti base effettuato un mese fa, sospendendo gli sforzi di allentamento monetario per arrestare i ribassi dello yuan e i deflussi di capitali. Nel complesso, il rallentamento della crescita economica in Cina, guidato dalla sua politica zero-Covid, ha visto il governo implementare una serie di misure di stimolo per sostenere la ripresa.
In Giappone, intanto, i prezzi al consumo ad agosto hanno toccato il livello più alto da quasi otto anni, al 2,8% su anno, superando per il quinto mese consecutivo il target dell’istituto centrale del 2%.
Sul fronte europeo, c’è attesa oggi per l’intervento della presidente della Bce, Christine Lagarde, al Frankfurter Gesellschaft fuer Handel, Industrie und Wissenschaft, a Francoforte. Mentre gli investitori monitorano anche gli ultimi sviluppi della campagna elettorale in Italia, in attesa del voto del 25 settembre.
I prezzi del gas naturale in Europa aprono in calo al Ttf, l’hub di riferimento, a 172 euro per megawattora, in cale di oltre il 5%. Prezzo del petrolio in lievissimo aumento questa mattina sui mercati delle materie prime: il barile di greggio con consegna ad ottobre e’ scambiato a 85,81 dollari con un aumento dello 0,09%. Il Brent con consegna a novembre passa di mano a 92,22 dollari con un aumento dello 0,24%.
Sul fronte dei cambi, l’euro vale 1,003 dollari (ieri a 1,0006) e 143,8 yen (143,37), mentre il dollaro-yen si attesta a 143,32 (143,27). Avvio in calo per lo spread tra Btp e Bund. Il differenziale è a quota 226,5 punti dopo una chiusura, ieri, a 227,6 punti. Stabile il rendimento del decennale italiano che è al 4,06%.
Sul listino milanese, saranno sotto osservazione le azioni di Banca Generali, dopo l’accordo tombale siglato dalla società con l’Agenzia delle Entrate: saranno pagati circa 46 milioni di euro per chiudere la vertenza sul transfer pricing. Potrebbero rimbalzare le Telecom Italia, dopo la recente debolezza e sulla notizia che il numero uno, Pietro Labriola, ha acquistato 270mila azioni. Saranno sotto osservazione anche le Ferrari, che potrebbero beneficiare delle notizie sull’ipo di Porsche, e le Eni, sulle indiscrezioni che lo sbarco in Borsa di Plenitute potrebbe essere spostato al 2023
Per quando riguarda le macro, infine, dal Giappone diffusione dati inflazione, agosto; dalla Cina la decisione tasso prime rate a 1-5 anni, settembre; dalla Germania la diffusione dati prezzi alla produzione, agosto; dall’Italia, l’Istat diffonde i dati su ricerca e sviluppo in Italia, anni 2020/2022. Infine, dal Stati Uniti la diffusione dati licenze edilizie, agosto.