
Venerdì i ministri europei potrebbero raggiungere un accordo sui prelievi dagli extraprofitti. La Germania anticipa con un fai da te
Gli Stati membri dell’Unione europea dovrebbero raggiungere venerdì un accordo sulle proposte per i prelievi sugli extraprofitti alle imprese energetiche, nel tentativo di affrontare l’impennata dei prezzi dell’energia. Lo ha detto il ministro dell’Industria della Repubblica Ceca.
«Concorderemo le proposte legislative questo venerdì in occasione del prossimo consiglio straordinario sull’energia», ha detto il ministro dell’Industria ceco Jozef Sikela (nella foto) in un intervento video a una conferenza sull’energia tenutasi a Bruxelles, riferendosi alla riunione dei ministri dell’Energia degli Stati membri dell’Ue che si terrà il 30 settembre. La Repubblica Ceca detiene attualmente la presidenza di turno dell’Ue, il che significa che presiede le riunioni dei ministri.
Nel frattempo, Berlino si prepara a introdurre un tetto massimo nazionale per i prezzi dell’elettricità questo autunno se l’Unione Europea non riuscirà a concordare una mossa simile per l’intero blocco europeo. Lo riferscono funzionari del governo, sull’agenzia Reuters.
Il tetto proteggerebbe consumatori e imprese da ulteriori aumenti dei prezzi dell’energia innescati dalla guerra economica tra Russia e Occidente per l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca.
A differenza del tetto introdotto in Francia, che limita il prezzo che i fornitori di energia possono addebitare agli utenti finali, il price cap che vorrebbe introdurre Berlino, spiegano i funzionari, imporrebbe un prelievo ai produttori di energia che addebitano più di un determinato importo.
Questi fondi sarebbero poi distribuiti agli operatori di rete, le società che vendono energia agli utenti finali, consentendo loro di abbassare i prezzi.