
I danni al gasdotto Nord Strem e la decisione europea sul price cap continuano ad influenzare i mercati, aggiungendosi al timore che la Fed alzi ulteriormente i tassi
Apertura in territorio negativo per le Borse europee dopo il tentativo di recupero di ieri. Nonostante il rimbalzo messo a segno da Wall Street, che ha interrotto una scia negativa di sei sedute consecutive, restano i timori per le tensioni geopolitiche e per una recessione globale.
Ai primi scambi a Milano l’indice Ftse Mib segna un calo dello 0,2%, a Parigi il Cac40 dello 0,5%, a Francoforte (dove esordisce Porsche) il Dax dello 0,5%. La peggiore Londra, con il Ftse100 che perde lo 0,9%.
I mercati restano instabili e contrastati, dopo l’intervento da 5 miliardi di sterline della Banca d’Inghilterra a sostegno dei titoli di Stato britannici, mentre gli investitori sono preoccupati per il superdollaro e per i timori di nuovi, consistenti rialzi dei tassi Fed a novembre. In Asia i listini sono in rialzo, così come in Europa, mentre quelli di Wall Street restano deboli, dopo una chiusura nettamente positiva.
I gasdotti Nord Stream, danneggiati probabilmente da un attacco, potrebbero risultare inutilizzabili per sempre per l’effetto corrosivo dell’acqua salata a meno di interventi immediati. A dirlo sono i media tedeschi, che citano fonti di governo. Intanto vola il prezzo del gas il gas a 207 euro al megawattora, con un aumento di oltre l’11% ad Amsterdam.
Ursula von der Leyen ha presentato l’ottavo pacchetto sanzioni della Commissione, che valgono circa 7 miliardi di euro. La presidente ha promesso anche il price cap al greggio russo, sulla linea di quanto stabilito “in linea di principio” al G7. Una misura che dovrà superare le forche caudine dell’unanimità.
E sono in calo questa mattina i prezzi del petrolio. Il Wti americano scende dello 0,8% portandosi a 81,49 dollari, mentre il Brent quotato a Londra e’ in flessione dello 0,76% a 88,64 dollari al barile.
Sul listino milanese da tenere d’occhio, Telecom Italia, con gli advisor Goldman Sachs e Vitale puntano ad una valorizzazione di 11 miliardi per Tim Enterprise, scrive Il Messaggero; Poste Italiane con Poste Vita ha lanciato un’Opa volontaria totalitaria per cassa sulle azioni ordinarie di Net Insurance ad un prezzo per azione di 9,50 euro e sui warrant a 4,81 euro, con l’obiettivo del delisting della società; Enel, perchè l’algerina Sonatrach ha firmato un accordo con Enel e la sua controllata spagnola Endesa che prevede nuovi prezzi per il gas.
Tra i bancari, smepre fari puntati su Generali, e Mps. Attenzione anche suSafilo, che ha stipulato un nuovo contratto di finanziamento per complessivi 300 milioni con scadenza settembre 2027 che consentirà il rimborso anticipato dell’attuale indebitamento bancario; infine Prismian, dove il Cda ha deliberato un aumento di capitale fino a 2 milioni di euro con esclusione del diritto di opzione e a un prezzo di emissione di 0,35 euro per azione entro il 30 novembre
Sul fronte macro riflettori puntati nel primo pomeriggio sul dato preliminare dell’inflazione tedesca di settembre, con l’indice armonizzato visto toccare le due cifre – a quota 10% – dall’8,8% di agosto, spinto dall’aumento dei costi dell’energia. In mattinata, alle 9, invece sarà la volta della Spagna con la lettura ‘flash’ dell’indice dei prezzi al consumo vista a 10,1%, a livello armonizzato, dal precedente 10,5%. Dagli Usa il dato chiave sulle richieste di sussidi di disoccupazione.
Particolarmente ricca anche l’agenda Bce. Dopo che Lagarde ha ribadito che Francoforte deve continuare ad alzare i tassi di interesse per contenere l’inflazione, anche se l’effetto collaterale di una politica più restrittiva sarà una crescita più debole, parleranno tra gli altri oggi il consigliere Panetta e il capo economista Lane.
Ieri diversi banchieri centrali hanno messo sul tavolo l’ipotesi di un nuovo rialzo dei tassi da 75 punti base al prossimo meeting di ottobre .
Dall’altra sponda dell’Atlantico, il monito lanciato ieri dal banchiere Fed Evans secondo il quale la volatilità sui mercati potrebbe creare altre limitazioni nelle condizioni finanziarie. Il collega Bostic si è espresso a favore di un rialzo da 75 punti base al meeting di novembre.