
Tra i morti e i feriti si conterebbero anche dei bambini. Il NYT riporta il malcontento dei soldati russi: “stiamo perdendo questa guerra”
Nella notte alcuni missili russi si sono abbattuti su un’area residenziale della città orientale di Dnipro. Il bilancio conta tre civili, tra cui un bambino, uccisi e altri cinque feriti. Lo riferisce il capo dell’amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk Valenyn Reznichenko, citato da Ukrinform: «i russi hanno colpito Dnipro con missili nella notte, prendendo di mira aree residenziali. Al momento sono stati segnalati tre civili uccisi, tra cui un bambino. In cinque sono stati feriti, tra cui una ragazza di 12 anni. I soccorritori stanno rimuovendo le macerie dove potrebbero esserci altre persone».
Intanto la mobilitazione parziale annunciata dal presidente Vladimir Putin avrebbe causato un esodo della popolazione. Il numero di russi fuggiti dal Paese avrebbe infatti superato il numero di soldati messi in campo dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina. Lo afferma ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento di intelligence. «Nei 7 giorni trascorsi da quando il presidente Putin ha annunciato la “mobilitazione parziale” c’è stato un considerevole esodo di russi che cercano di eludere la coscrizione», si legge. A fuggire, prosegue, sarebbero “i più ricchi e istruiti”.
Il New York Times ha pubblicato alcune frasi pronunciate dai soldati russi mobilitati in Ucraina durante conversazioni telefoniche intercettate con i parenti. «Ci hanno dato l’ordine di uccidere tutti quelli che vediamo. Putin è pazzo. Vuole prendere Kiev, ma non possiamo farlo. La nostra offensiva si è fermata. Stiamo perdendo questa guerra. Abbiamo perso mezzo reggimento. Quando tornerò a casa lascerò il dannato esercito», sono alcune delle affermazioni riportate che dimostrerebbero un malcontento all’interno delle forze russe.
Tenta di tamponare invece il presidente della Duma Vyacheslav Volodin che su Telegram lancia un promemoria alla popolazione: «ai cittadini abili alla leva, dal momento dell’annuncio della mobilitazione, è vietato lasciare il luogo di residenza senza il permesso dei commissariati militari. Esiste una tale norma di legge e tutti coloro che sono tenuti al servizio militare dovrebbero essere guidati da essa», riporta il Guardian.
D’oltreoceano, intanto, il portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, ha dichiarato che gli Stati Uniti chiederanno nuovi costi economici contro la Russia, soprattutto dopo le consultazioni popolari “preparate, orchestrate e manipolate” dal Cremlino. Da Washington, inoltre, l’impegno resta alto per unire i Paesi che si oppongono ai tentativi di Mosca di annettere territori dell’Ucraina con referendum “illegittimi e oltraggiosi“.