
“Effetto devastante sul potere d’acquisto”, stangata a carico degli italiani
“Nel 2022 l’inflazione costerà agli italiani la bellezza di 56,7 miliardi di euro, determinando sulle famiglie una stangata senza precedenti che avrà effetti devastanti sul potere d’acquisto e, conseguentemente, sui consumi, affossando l’economia nazionale”. Questo quanto scrive nel suo ultimo studio sull’inflazione Assoutenti, a partire dagli ultimi dati forniti da Istat su prezzi al dettaglio e vendite. Secondo la no profit l’aumento dei prezzi dovuto all’inflazione segnerà il +7,1%, un dato raggiunto solo 36 anni fa, nel 1986, quando il tasso di crescita dei prezzi raggiunse in Italia il +7%.
“Una inflazione a questi livelli – rincara Assoutenti – si traduce nel 2022 in una maggiore spesa a carico degli italiani pari a complessivi 56,7 miliardi di euro (in media +2.181 euro annui a famiglia “tipo”), una stangata senza precedenti che sta modificando profondamente i comportamenti delle famiglie. Per far fronte alla crescita dirompente dei prezzi al dettaglio gli italiani hanno iniziato a tirare sempre più la cinghia“. A farne le spese, secondo lo studio, proprio la spesa, anche quella di beni di prima necessità le cui vendite sono scese su base annua del -3,5%. Vuol dire una contrazione della spesa per gli alimentari di 5 miliardi di euro.
“Di questo passo gli italiani, oltre a patire questo inverno il freddo a causa del caro-bollette e dei limiti ai riscaldamenti, sono costretti anche a fare la fame, riducendo gli acquisti alimentari per riuscire ad arrivare a fine mese – denuncia il presidente Furio Truzzi – Una situazione vergognosa per un paese civile“. Assoutenti progetta ora una manifestazione di protesta nazionale, in piazza a Roma, portando tonnellate di cipolle da distribuire alla popolazione, come simbolo della situazione critica in cui versano le famiglie. Un gesto simbolico per chiedere al governo che si insedierà misure concrete.