
Domani, 25 ottobre, sarà la prima volta per Picchetto Fratin. Con lui anche Cingolani, nella nuova veste di consulente esterno. Decisione finale tra due, tre settimane
Alla riunione dei ministri dell’Energia Ue domani a Lussemburgo parteciperà il neo ministro Pichetto Fratin (nella foto). Con lui anche l’ex ministro Cingolani, in veste di consulente. La discussione sulle regole per il price cap al gas e agli interventi congiunti per gli acquisti è uno dei dossier più caldi del momento sul quale si misurerà il nuovo esecutivo italiano. Non sono previste decisioni, tuttavia sta ai ministri dell’energia dare seguito alle decisioni politiche del Vertice Ue della scorsa settimana.
Come riferisce Radiocor, la scorsa settimana la Commissione ha presentato una proposta di regolamento per rafforzare la solidarietà attraverso un migliore coordinamento degli acquisti di gas, degli scambi di gas transfrontalieri e parametri di riferimento affidabili dei prezzi, ma non ancora sul “corridoio dinamico” per limitare il prezzo del gas, sul price cap al gas usato per generare elettricità e sugli strumenti finanziari per finanziare la transizione energetica.
Oggi il portavoce comunitari ha indicato che la Commissione con un doppio passo: sul tavolo dei ministri ora c’è il regolamento presentato il 18 ottobre (e che domani i ministri dell’energia discuteranno a Lussemburgo) e per quanto concerne la limitazione dei prezzi del gas si tratta ancora di dettagliarne i riferimenti. Si tratta di un approccio passo dopo passo, come dice il portavoce.
Ancora non c’è una proposta dettagliata sul “price cap” al gas che serve a generare elettricità. Il portavoce comunitario che su questo il “lavoro di analisi è ancora in corso, la proposta arriverà eventualmente quando ci sarà un consenso”.
Sul problema degli strumenti finanziari per facilitare la risposta degli stati al caro energia, la Commissione ha indicato che anche su questo è in corso un approfondimento. Si tratta del finanziamento di REPowerEU e della creazione di altri eventuali meccanismo Ue.
La proposta di regolamento presentata la settimana scorsa riguarda l’aggregazione della domanda e l’acquisto in comune di gas per negoziare prezzi migliori, ridurre il rischio che gli Stati membri si facciano concorrenza fra loro sul mercato mondiale, garantendo nel contempo la sicurezza dell’approvvigionamento in tutta la Ue; la creazione di un nuovo valore di riferimento per il prezzo del gnl entro marzo 2023; e, a breve termine, proporre un meccanismo di correzione dei prezzi per stabilire un limite di prezzo dinamico per le operazioni sulla borsa del gas TTF olandese e una fascia o corridoio temporaneo dei prezzi per evitare impennate estreme nei mercati dei derivati.
Poi ci sono le norme di solidarietà fra Stati membri in caso di carenze di approvvigionamento, che estendono l’obbligo di solidarietà agli Stati membri privi di collegamenti diretti mediante gasdotti e coinvolgono anche quelli dotati di impianti di gnl e una proposta per creare un meccanismo di allocazione del gas per gli Stati membri colpiti da un’emergenza nell’approvvigionamento di gas a livello regionale o dell’Unione.
Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha indicato che l’obiettivo Ue è che i ministri dell’energia decidano entro due o tre settimane.