
I future a Wall Street sono in calo, in particolare quelli sul Nasdaq, dopo i deludenti risultati trimestrali dei due colossi del tech Alphabet (Google) e Microsoft
Nei primi scambi a Londra l’Ftse 100 avanza dello 0,15%, a Parigi il Cac 40 cede lo 0,09% e a Francoforte il Dax è piatto a +0,01%. A Piazza Affari l’Ftse Mib segna -0,2%.
Dai mercati arrivano segnali misti e tra gli investitori cresce l’instabilità, l’incertezza e la volatilità. I listini asiatici sono positivi e Wall Street ha chiuso in netto rialzo per la terza sessione di fila, marcando la prima striscia positiva di tre giorni da settembre, per la crescente aspettativa che il ritmo degli aumenti dei tassi globali inizi a rallentare.
Tuttavia i future a Wall Street sono in calo, in particolare quelli sul Nasdaq, dopo i deludenti risultati trimestrali dei due colossi del tech Alphabet (Google) e Microsoft, che hanno aperto ieri la stagione delle big tecnologiche.
Domani c’è attesa per le trimestrali di Apple e Amazon, mentre sempre domani la Bce si appresta ad annunciare le sue mosse sui tassi. A fare da traino ieri per la Borsa di New York sono stati i deboli dati dell’economia Usa che hanno lasciato intendere che la politica aggressiva della Fed stia cominciando a fare effetto.
Intanto, lo Spread tra Btp e Bund apre la giornata a 219 punti con il rendimento del decennale italiano al 4,37%.
Petrolio in calo alle prime battute in Europa, con il Brent consegna a gennaio in calo di 90 centesimi a 90,84 dollari al barile. Il Wti consegna a dicembre cala di 68 centesimi a 84,64 dollari al barile.
Il prezzo del gas, dopo essere sceso ampiamente sotto i 100 punti, risale in apertura sull’hub di Amsterdam. Al Ttf il contratto per novembre viene scambiato a 102 euro per megawattora, in rialzo del 2,21%.
Sul valutario, euro in rialzo nei confronti della divisa statunitense, stamani all’apertura dei mercati valutari. La moneta unica europea viene scambiata a 0,9973 dollari, rispetto al valore di 0.9967 fatto registrare ieri. L’euro si indebolisce lievemente sulla moneta giapponese: viene scambiato a 147,59 yen, rispetto ai 147,60 della quotazione precedente.
Sul fronte macro dagli Usa domani avremo la lettura preliminare del Pil del terzo trimestre, che dovrebbe partire in rialzo dopo la “recessione tecnica” degli ultimi due trimestri (in realtà dovuta all’elevata volatilità delle scorte e del retail). La settimana si concluderà in Germania con la pubblicazione del Pil preliminare del terzo trimestre, atteso in contrazione e con la prima lettura dell’inflazione di ottobre, attesa poco variata, dal 10,9% al 10,8%.