
Secondo Iberdrola, questa dinamica si spiega con effetti di cambio favorevoli e l’istituzione di un “modello economico resiliente”
Il gruppo energetico Iberdrola ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con profitti in crescita del 29% in un contesto di prezzi energetici in rialzo, nonostante gli scarsi risultati in Spagna. Il colosso spagnolo, uno dei leader mondiali nelle energie rinnovabili, ha realizzato da gennaio un utile netto complessivo di 3,1 miliardi di euro, contro i 2,4 miliardi dello stesso periodo del 2021.
Il fatturato del gruppo, guidato da Ignacio Sanchez Galan, per la sua parte è cresciuta di quasi il 35%, a 37,9 miliardi di euro, grazie a un terzo trimestre solido (13,5 miliardi). Una cifra superiore alle previsioni degli analisti intervistati da Factset, che prevedeva una media di 10,52 miliardi di fatturato tra giugno e settembre.
Secondo Iberdrola, questa dinamica si spiega con effetti di cambio favorevoli e l’istituzione di un “modello economico resiliente” in un contesto di prezzi energetici in rialzo, con investimenti significativi nelle rinnovabili.
Il gruppo spagnolo, però, precisa di aver sofferto sul mercato interno, dove l’utile e’ sceso del 14% in un anno, a causa delle “misure normative e fiscali” adottate dal governo di Madrid per arginare il rialzo dei prezzi e il costo del gas e dell’energia elettrica, non cedibile ai clienti a tariffa fissa.
I risultati arrivano quando Madrid ha annunciato l’introduzione il prossimo anno di una tassa eccezionale sugli utili delle grandi compagnie energetiche, che consentira’ allo Stato di recuperare due miliardi di euro all’anno nel 2023 e nel 2024.
Iberdrola afferma di aver investito 7,6 miliardi di euro da gennaio, con un aumento del 14,2% in un anno, principalmente per sviluppare la sua capacità di produzione di energia rinnovabile.
Negli ultimi 12 mesi la società ha installato 2.000 megawatt (MW) di energia rinnovabile in tutto il mondo. Ciò porta la sua capacità nel settore a 39.000 megawatt. Il gruppo spagnolo ha annunciato una revisione dell’organizzazione interna al fine di separare le funzioni di presidente e direttore generale.