
Fin dalla mattinata i mercati europei erano apparsi ben impostati sulla scia listini asiatici. Volatile, invece, Wall Street (+0,34%)
Il solido rapporto sul lavoro Usa ha dato ulteriore spinta ai listini europei in una seduta partita già con il piede giusto. Le Borse del Vecchio Continente hanno chiuso così in deciso rialzo: a Milano il Ftse Mib è salito del 2,54%, a Francoforte il Dax40 del 2,51% e a Parigi il Cac40 del 2,77%.
Fin dalla mattinata i mercati europei erano apparsi ben impostati sulla scia listini asiatici, sostenuti dalle nuove indiscrezioni sulla volontà della Cina di allentare le misure restrittive per raggiungere l’obiettivo di “zero Covid” e dall’indiscrezione riportata da Bloomberg sulla conclusione anticipata delle verifiche degli ispettori americani sulle società cinesi quotate a Wall Street.
L’attenzione degli investitori è stata rivolta anche alle trimestrali e a Piazza Affari Pirelli (+11%) ha chiuso in testa al Ftse Mib proprio all’indomani della pubblicazione dei conti dei primi 9 mesi del 2022. Il produttore di pneumatici ha rialzato la guidance 2022 alla luce dei risultati del terzo trimestre migliori delle attese.
In evidenza anche Moncler (+7,41%), in una giornata effervescente per il comparto del lusso europeo, spinto dai rumors di una Cina pronta ad allentare le misure anti-Covid e dall’appeal delle trattative tra Kering e Tom Ford. Segno opposto per Leonardo (-7,73%) che, dopo buoni conti trimestrali, ha probabilmente scontato i realizzi: da metà ottobre il titolo aveva guadagnato il 16%.
Per quanto riguarda il prezzo del petrolio, il contratto consegna gennaio sul Brent è in rialzo del 2,76% a 97,28 dollari al barile e quello scadenza dicembre sul Wti del 3,35% a 91,12 dollari al barile A questo proposito, il G7 ha lanciato oggi un appello ai Paesi produttori per un aumento della produzione. In calo, invece, il prezzo del gas ad Amsterdam: -9% a 114,045 euro al megawattora.
Infine, sul mercato dei cambi, l’euro vale 0,9912 dollari (0,9765 in avvio e 0,9753 ieri) e 145,858 yen (144,33 e 144,64 ieri), quando il dollaro/yen si attesta a 147,152.
Oltreoceano, seduta volatile a Wall Street. Sull’azionario, in evidenza il titolo di Starbucks, che guadagna l’8,6% ed è tra i migliori sullo S&P 500, dopo profitti e ricavi superiori alle attese, con le vendite che hanno registrato un dato record. Il peggiore è quello di Warner Bros. Discovery, che cede oltre il 13% dopo una trimestrale deludente e la notizia di un possibile taglio di posti di lavoro nella sua unità cinematografica.
Bene i titoli cinesi, dato che Pechino sembra abbia intenzione di allentare i protocolli anti-Covid: Baidu +9%, JD.com +8,6%, Pinduoduo +7,2%, Alibaba +5,1%.
Arrivati quasi a metà seduta, il Dow Jones guadagna 107,47 punti (+0,34%), lo S&P 500 sale di 15,04 punti (+0,4%), il Nasdaq Composite è in rialzo di 27,95 punti (+0,27%); i tre maggiori indici sono anche scesi sotto la parità, nel corso della seduta.