
È l’allarme lanciato dalla Coldiretti sulla base dei dati Istat ad ottobre, che evidenziano un’accelerazione dei prezzi dei beni alimentari al consumo del 13,1%
Crescono i prezzi al dettaglio dei prodotti alimentari con aumenti record del 25,1% in un anno per le verdure mentre la frutta cresce del 6,5%, ma è crisi profonda nei campi dove bisogna vendere 4 chili di mele per comperare un caffè. È l’allarme lanciato dalla Coldiretti sulla base dei dati Istat ad ottobre, che evidenziano un’accelerazione dei prezzi dei beni alimentari al consumo del 13,1%.
Con l’inflazione record, denuncia la Coldiretti, cresce la forbice dei prezzi tra produzione al consumo con aumenti da 3 o 5 volte dal campo alla tavola, con gli italiani costretti a tagliare gli acquisti mentre le aziende non riescono neanche a coprire i costi. Per effetto delle difficoltà economiche e del caro prezzi nel carrello della spesa gli italiani hanno tagliato del 9% gli acquisti di frutta e verdura nel 2022 in quantità rispetto allo scorso anno, ai minimi da inizio secolo.
Oltre ai danni provocati dai cambiamenti climatici che hanno tagliato i raccolti, i bilanci delle aziende sono messi a rischio da rincari di ogni tipo, ricorda la Coldiretti, dal riscaldamento delle serre ai carburanti per la movimentazione dei macchinari, dai fitofarmaci ai fertilizzanti, con spese più che raddoppiate, fino agli imballaggi, con rialzi che colpiscono dalla plastica per le vaschette, le retine e le buste (+70%), alla carta per bollini ed etichette (+35%) fino al cartone ondulato per le cassette (+60%), stesso trend di rincari per le cassette in legno (+60%).