In conferenza stampa, la presidente del consiglio ha descritto i principali provvedimenti approvati ieri in Cdm, concentrandosi anche sulle famiglie
«Sono molto soddisfatta del lavoro che abbiamo fatto con questa Manovra finanziaria». Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa presentando il provvedimento economico approvato stanotte.
«Sono soddisfatta perché non si limita a un lavoro ragionieristico ma fa delle scelte politiche. E il governo – ha ricordato Meloni – ha giurato il 22 ottobre, in un mese abbiamo presentato una manovra che racconta di una visione politica. E sono contenta del fatto che l’approccio che abbiamo avuto nella stesura di questo provvedimento è lo stesso che si dovrebbe avere nei bilanci familiari».
«Quando le risorse mancano – prosegue Meloni – non ti preoccupi di cosa sia utile per il consenso ma di cosa sia utile fare perché la famiglia possa crescere nel migliore dei modi. Si fanno delle scelte e ci si assume la responsabilità di queste scelte. È una Manovra figlia di scelte politiche di un Governo politico che ha scelto quali sono le priorità. E la considero una Manovra coraggiosa, coerente con gli impegni che abbiamo preso con il popolo italiano coraggiosa nella misura in cui scommette sul futuro». Le priorità sono «la crescita e la giustizia sociale».
Nella manovra ci sono “tre tasse piatte”, tra cui quella «sui redditi incrementali alle partite Iva che hanno una tassa piatta del 15% sul maggiore utile conseguito rispetto al triennio precedente con soglia massima 40 mila euro, il che dimostra che si tratta di una misura rivolta al ceto medio, che non favorisce i ricchi e riconosce i sacrifici di chi lavora».
Meloni ricorda l’aumento della flat tax a 85mila euro e «l’intorduzione della tassa piatta al 5% sui premi di produttività fino a 3mila euro contro il 10% previsto attualmente e fa il paio con estensione fringe benefit».
E poi si concentra sulle famiglie: «Sul congedo parentale: io ho sempre pensato che molte madri non se lo potessero permettere con il 30% della retribuzione. Noi abbiamo aggiunto un mese di congedo facoltativo retribuito all’80% e utilizzabile fino al sesto anno di vita. Una sorta di salvadanaio del tempo senza ritrovarsi in condizione economiche difficili».
Nell’ambito delle misure relative all’assegno unico «abbiamo reso strutturale la maggiorazione per i figli disabili, una misura che può sembrare scontata ma che non era così perchè era transitoria. Credo sia fondamentale mettere in campo aiuti per i bimbi disabili».
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