
I mercati sono deboli e contrastati in attesa dei Pmi e dei verbali della Fed e della Bce e per le crescenti preoccupazioni sui nuovi focolai di Covid in Cina
Apertura positiva per Milano che però poi inverte la rotta. A Piazza Affari nei primi minuti di scambi il Ftse 100 segna un incremento dello 0,15%, per poi invertire l’andamento e perdere lo 0,49%. Il Dax a Francoforte registra +0,29%, il CAc 40 di Parigi +0,31%. A Londra il Ftse 100 segna +0,31%. Tokyo ha chiuso con un +0,61%. Ieri Wall Street ha visto il Dj chiudere le contrattazioni con un + 1,18%.
I mercati sono deboli e contrastati in attesa dei Pmi e dei verbali della Fed e della Bce e per le crescenti preoccupazioni sui nuovi focolai di Covid in Cina.
Gli occhi degli investitori restano puntati sulle prossime mosse delle banche centrali, mentre le Borse asiatiche sono positive e i future a Wall Street sono piatti dopo aver chiuso ieri in deciso rialzo una seduta di scambi ridotti, dominata da una forte volatilita’, in vista delle festività del Thanksgiving e del Black Friday.
Poco mossi i future a Wall Street, dopo che ieri tutti e tre gli indici hanno chiuso in rialzo di oltre l’1%, sostenuti dalle previsioni di vendita di Best Buy. Il colosso retail di prodotti elettronici ha registrato un balzo dell’11% dopo aver previsto un calo delle vendite annuali più contenuto rispetto a quanto annunciato in precedenza. Il gruppo si è detto inoltre fiducioso che un aumento delle offerte e degli sconti possa attirare un maggior numero di clienti.
A trainare gli indici al rialzo è stato anche il settore energetico, che è balzato dopo due sessioni di ribassi, in quanto l’Arabia Saudita ha dichiarato che l’Opec+ si è attenuta ai tagli di produzione, smentendo le indiscrezioni secondo le quali l’alleanza avrebbe preso in considerazione un aumento della produzione.
Avvio piatto per lo spread Btp-Bund, con il differenziale di rendimento tra i titoli decennali italiani e tedeschi che si mantiene a 193 punti base. Il rendimento dei bond italiani sale di due punti, al 3,92%.
Avvio in forte rialzo per il prezzo del gas sul mercato di Amsterdam dopo l’accordo sul price cap nella Ue, che rischia di rivelarsi un compromesso poco incisivo, e le minacce di Gazprom di tagliare da lunedì le residue forniture all’Europa attraverso i gasdotti ucraini. In avvio di contrattazioni i future Ttf avanzano del 6,15% a 127 euro dopo aver toccato un massimo di 128 euro al megawattora (+7%).
Prezzi del greggio in leggero rialzo questa mattina sui mercati asiatici. Il Brent viene scambiato a quota 88,42 dollari al barile (+0,10%) mentre il Wti a quota 81,06 (+0,14%).
Oggi c’è attesa per i Pmi preliminari di novembre, con la pubblicazione di quelli dell’Eurozona, che dovrebbero restare in contrazione sia nel settore servizi, sia in quello manifatturiero, di quelli della Gran Bretagna, attesi in contrazione e di quelli Usa, con il settore servizi che dovrebbe restrare in contrazione, mentre il manifatturiero potrebbe attestarsi intorno ai 50 punti.
Oltreoceano giornata densa di appuntamenti, complice la chiusura dei mercati prevista domani per la festa del Ringraziamento. In programma il dato sugli ordini di beni durevoli per ottobre, le nuove richieste settimanali dei sussidi di disoccupazione, le letture preliminari del Pmi manifatturiero e del Pmi servizi, le vendite di case nuove per ottobre, la lettura finale della fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan per novembre e le scorte settimanali di petrolio. Occhi puntati sui verbali della Fed e sulla dichiarazione del “falco” James Ballard.