
Il ministro dell’Ambiente ha riaperto alla possibilità di utilizzo del nucleare in Italia parlando a Radio 24
«Una serie di dati che ricevo mi dicono che se aumenta il consumo di energia nel mondo così come sta aumentando, fra una ventina d’anni non avremo più spazio o produzione sufficiente di rinnovabili per far fronte alla richiesta». Lo ha detto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto (FI),
E ha aggiunto: «Spero che sia possibile fare una valutazione sul nucleare nuovo, quello che dà garanzie. Io dico andiamo a vedere, e poi valuteranno il parlamento e il popolo italiano. Tutti intorno a noi hanno il nucleare, e noi siamo qui in mezzo senza».
Lo sfruttamento dell’energia nucleare in Italia ha avuto luogo tra il 1963 e il 1990. Le cinque centrali nucleari italiane sono state chiuse per raggiunti limiti d’età, o a seguito dei referendum del 1987 (nella foto).
Il dibattito sull’eventuale reintroduzione dell’energia nucleare che si era aperto fra il 2005 ed il 2008, si è chiuso con il referendum abrogativo del 2011, con cui sono state abrogate alcune disposizioni concepite per agevolare l’insediamento delle centrali nucleari.