A Francoforte il Dax40 ha registrato un +0,01% e a Parigi il Cac40 +0,08%. Mezza giornata per Wall Street nel giorno del Black Friday
Chiusura piatta per le Borse europee al termine di una seduta improntata alla cautela all’indomani della chiusura di Wall Street per il Giorno del Ringraziamento, quando gli indici Usa oggi appaiono contrastati. A Piazza Affari il Ftse Mib ha chiuso a -0,05%, a Francoforte il Dax40 ha registrato un +0,01% e a Parigi il Cac40 +0,08%.
Con gli occhi degli investitori sempre puntati alle banche centrali, la Fed ha segnalato in prospettiva un rallentamento della stretta di politica monetaria e la Bce al momento ha confermato il suo percorso anche se secondo il vice presidente Luis de Guindos il picco dei prezzi è ormai vicino, resta alta l’attenzione anche sulla situazione Covid in Cina, quando il dato sul Pil tedesco ha sorpreso in positivo: è cresciuto dello 0,4% congiunturale nel terzo trimestre e dell’1,3% tendenziale, oltre le stime che lo vedevano rispettivamente in aumento dello 0,3% e dell’1,2%.
A Piazza Affari, il calo del Ftse Mib è stato frenato dai rialzi di A2A (+2,32%) ed Eni (+0,8%), quando hanno chiuso in calo Campari (-1,45%) e Unicredit (-1,62%).
Hanno chiuso in terreno positivo, alle spalle di A2A, Buzzi Unicem (+1,78%), Poste Italiane (+1,77%) e Unipol (+0,99%). In rialzo anche Leonardo (+0,92%), nel giorno in dal Brasile è arrivata la notizia che il consorzio Iveco-Oto Melara (quest’ultima società del gruppo ex Finmeccanica) ha ottenuto una commessa dall’esercito del paese sudamericano che potenzialmente può avere un valore fino a 2 miliardi di euro. Si è mossa in linea Iveco Group (+0,9%).
Seduta contrastata per il comparto auto con Pirelli in progresso del +0,93%, quando Stellantis ha azzerato le perdite sul finale (-0,03%) dopo una giornata di debolezza. Ferrari è scesa dello 0,24%, aspettando indicazioni sul futuro del team manager della Scuderia Mattia Binotto, su cui sono tornate forti indiscrezioni sull’uscita.
Ha chiuso pressoché in linea con gli altri titoli del risparmio gestito Banca Generali (+0,35%): dopo un avvio in calo, le azioni hanno tentato il recupero dopo lo scivolone di oltre il 5% di ieri. Secondo indiscrezioni, Generali (-0,12%) non procederà alla cessione della controllata, ipotesi che nelle scorse settimane aveva fatto gonfiare le quotazioni. Poco mossa Tim (+0,13%), dopo la buona performance della vigilia e mentre si avvicina la fine del mese, termine fissato nel MoU per trattare sulla cessione della rete.
Sul mercato valutario, la moneta unica passa di mano a 1,0392 dollari (1,0419 in avvio e 1,0403 ieri in chiusura) e a 144,687 yen (144,46 e 144,05). Il dollaro-yen si attesta a 140,69 (138,65 e 138,44). Poco mosso il prezzo del petrolio: il contratto consegna Gennaio sul Brent scivola dello 0,32% a 85,07 dollari al barile e quello di pari scadenza sul Wti dello 0,12% a 77,99 dollari al barile. Seduta piatta anche per il gas ad Amsterdam: +0,6% a 124,5 euro al megawattora.