
L’ultima bozza della manovra prevede un primo cambiamento degli oneri di sistema che pesano sulla bolletta ma che niente hanno a che fare con i consumi della luce di famiglie e imprese
Le spese per lo smantellamento del nucleare escono dalla bolletta elettrica. L’ultima bozza della manovra prevede un primo cambiamento degli oneri di sistema che pesano sulla bolletta ma che niente hanno a che fare con i consumi della luce di famiglie e imprese.
La “tassa sull’atomo” era all’interno delle spese indicate come “oneri di sistema”, da cui si pescano gli incentivi alle rinnovabili, le agevolazioni alle industrie energivore e gli sconti alle ferrovie. Corrisponde alla voce A2+Mct. Da quel capitolo di spesa il governo pesca il denaro per finanziare il decommissioning nucleare, ovvero lo smantellamento delle quattro centrali ormai in disuso e la creazione di un cimitero per le scorie italiane.
Per rispettare gli obiettivi Pnrr, si dà così il via alla “fiscalizzazione” almeno di una parte degli oneri, escludendo quelli derivanti dal decomissioning del nucleare che non dovranno più essere obbligatoriamente riscossi dai fornitori di energia.
Su proposta di Arera potranno essere evidenziati ulteriori oneri impropri oggi in bolletta per procedere nella stessa direzione.